martedì 30 dicembre 2008

Anno che va, anno che viene…..






Non sono necessari tanti discorsi o parole di rito per capire che l’anno nuovo sarà un anno di preoccupazioni per tutti.
Si vive un’epoca senza sogni e speranze, come la frase scritta a “suon di vernice spray” nel muro. (in ogni caso atto vandalico.)
“La morale storica, insegna, che il culto del profitto distrugge lentamente l'umanità”. La vita filosofica impone invece che ogni uomo sia leale, sia trasparente, sia disinteressato.
Socrate era un filosofo non perché insegnava filosofia, lo era perché nella sua maniera di vivere, ha testimoniato cosa fosse per lui la vera filosofia.
Parole che dovrebbero far riflettere noi che viviamo in un Paese in cui si perde sempre più l'idea di bene comune, dominato dall’affarismo, malcostume, e cialtroneria politica che non affronta le esigenze della vita reale.
Quella scritta indica che per i giovani c’è un mondo senza promesse, un futuro che, come continuamente sentono ripetere, sarà pieno di ostacoli, di incertezze e delusioni…
Proprio in virtù di questa nuova ostilità, credo invece che i giovani debbano far sentire la propria voce, farsi carico per un impegno diretto a costruire una società più sana; potrebbe essere l’inizio di una nuova stagione di ideali e speranze.

Malgrado tutto buon anno!




"Capodanno"

Frantumata la maschera del volto
Cogliesti in mezzo ai vetri
In uno sguardo
Tutta la solitudine.
L’attesa nella fiumana d’auto
Trascinava il mio destino.
Nella insensata festa di fine anno
Si dovrebbe piangere quel che finisce
E invece si festeggia l’avvenire ignoto.
Cosa riconoscere in questo tempo sospeso?
Cosa ci appartiene realmente?

Domani sarà come oggi
Immobile e immutabile.




Poesia tratta dal libro “ Nello specchio di Alice” della scrittrice poetessa Rossella Seller.
http://www.lietocolle.info/it/seller_rossella_nello_specchio_di_alice.html

domenica 28 dicembre 2008

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'





Alle sorelle e ai fratelli Palestinesi e Israeliani della diaspora ebraica e di quella palestinese, ed a quante e quanti con loro si battono con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, perche' cessino guerre e uccisioni, perche' ogni popolo ed ogni persona possa vivere in liberta' e dignita', vada in queste tragiche ore il mio affetto e la mia gratitudine.

Allle organizzazioni ed ai governi chiedo innanzitutto il rispetto di quel fondamentale diritto umano che tutti gli altri diritti umani promuove e consente: il diritto a non essere uccisi.

Cessi l'occupazione del Territori e nasca lo stato di Palestina, sovrano e democratico.
Cessi la minaccia di sterminio alla popolazione ebraica di Israele, e possa quel paese vivere in pace e sicurezza.
Cessino in Israele le politiche razziste e persecutorie verso la popolazione palestinese.

Cessi ovunque il sostegno ad ogni terrorismo, e ad ogni guerra.
Si sviluppi la democrazia in Medio Oriente perché la pace si costruisce con mezzi di pace.
Le armi sono il nostro comune nemico.

giovedì 18 dicembre 2008

'Omaggio alla natura'





AUGURI DI UN SERENO NATALE





Dal 27 Dicembre 08 al 18 Gennaio 2009

Micro-personale:

'Omaggio alla natura'

Opere di astrattismo figurativo di Stefano Rollero.
“La natura vista, interpretata e trasfigurata da una rinnovata ricerca pittorica dove predominano pennellate ben scandite di vivaci cromie: cariche di emotività. Sono dipinti dai toni pienamente saturi di colore e materia, permeati spesso da un tumultuoso moto palpitante, che li rende intensi.....esuberanti e al tempo stesso poetici. “



Caffetteria “I PORTICI” di Palazzo Mosca
Via Torino 2 Caselle Torinese
Tutti i giorni: 7,30 / 20
Ingresso libero

Nella foto: “Campo di grano” acrilico 10x60-2008

martedì 9 dicembre 2008

A poco più di un’ora di auto da Torino…




Nella soleggiata giornata di ieri, sono stato in visita all'Arca (Chiesa di San Marco) di Vecelli, che presenta una mostra ( fino al 1 Marzo 2009) articola intorno alle figure di Jackson Pollock e Mark Rothko, insieme a Franz Kline, Robert Motherwell, Arshile Gorky, Willem de Kooning, Sam Francis, Hans Hofmann, protagonisti assoluti dell’espressionismo astratto, presentati attraverso oltre cinquanta opere concesse in prestito straordinario dalle collezioni veneziane e newyorchesi dei musei Guggenheim e da prestigiose collezioni private. La mostra presenta gli anni americani di Peggy Guggenheim, attraverso un viaggio fra le opere degli artisti che la mecenate riunì attorno a sé, stimolando un nuovo e vivace dibattito sull’identità dell’arte statunitense.
Opere generalmente visitabili al museo "Modern Art" di New York sulla 53° strada, tra la Quinta e la Sesta Avenue, che invece si possono ammirare a poco più di un'ora di auto da Torino.
E' importante ricordare il valore dei dipinti di Pollock, nel 2006 il dipinto N.5/1948 del grande maestro espressionista ha stabilito il record di ogni tempo: venduto dalla casa d'aste Sotheby's per 140 milioni di dollari!!!

Chiesa di San Marco Piazza San Marco 1 Vercelli. (da lunedì al venerdì: 14 – 19/sabato e domenica: 10 – 20).

venerdì 28 novembre 2008

Chiusa Villa Remmert di Ciriè: Spesi in pochi anni per allestimenti d’èlite oltre 500 mila euro! Neanche un euro per l’arte locale!




Così titola l’articolo del più importante settimanale della Provincia :“IL CANAVESE” di oggi Venerdì 28 Novembre 08.

A confermarlo l'assessore alla cultura del Comune di Ciriè Paolo Ballesio, che aggiunge: "Non ci sono più i soldi,Villa Remmert è tornata ad essere un contenitore vuoto in attesa che qualcuno la faccia rivivere....."
Senza dilungarmi, il 31 Gennaio 2007, con numerosi amici artisti avevamo "occupato simbolicamente" la villa per chiedere di usufruire degli spazi.
Quali erano le richieste? Villa Remmert ( che non deve essere percepita come un' istituzione elitaria) poteva offrire opportunità espositive: tra i diversi eventi della Fondazione Re-Rebaudengo, si potevano inserire mostre di artisti territoriali, legati ad una associazione artistica o gruppo.


Dopo tale occupazione si era svolto un convegno a Ciriè, con i vari assessori alla cultura del territorio, un momento di confronto, l'obiettivo era vedere gli Enti non più confinati e chiusi ai progetti, ma soggetti in grado di costruire risorse e offerte di opportunità; non c'è mai stato un seguito!
Questa "casta di politici locali" continua ad ignorare le domande poste da chi tanto fa e produce per valorizzare il territorio.
Nella complessità di tutte queste questioni, rimango con la convinzione che manca una piena consapevolezza del ruolo che la cultura e il turismo possono svolgere nella ripresa della capacità di essere protagonisto attivi nella società.
Manca un'attitudine al confronto, si attivano logiche clientelari, autoreferenziali e spesso di spreco del denaro pubblico.
Sono stufo di polemizzare, mi arrendo anch'io perchè conosco la realtà in cui vivo, queste cittadine (specialmente Caselle) poste oltre i margine di tutto, dove a contare sono amministratori ai quali l'etica non trova spazio, l'unico obiettivo è l'autoperpetuazione con lo sconsiderato uso di risorse per feste effimere, sfilate d'arma, tornei sportivi, ballo e tanto, tanto, tantissimo mangiare.........

martedì 25 novembre 2008

La Madonna del cardellino ed il degrado...


Ieri ho visitato a Firenze, presso il Palazzo Medici Riccardi la mostra "L'Amore, l'arte e la grazia" dedicata a Raffaello.

Con grande emozione ho ammirato "La Madonna del cardellino" esposta dopo otto anni di complesso intervento conservativo e restauro, un capolavoro assoluto di Raffaello, dipinto agli inizi del ‘500.

Durante i pochi giorni di permanenza, mi sono concesso varie visite in centro;

Dall’ultimo soggiorno fatto, ho notato un ambiente squalificato, Firenze era una città bella, una città vivibile, il centro storico regalava un incantesimo di sensazioni....

Oggi, la gente cammina distratta, sembra aver perso lo stimolo della cornice che la circonda; in alcuni angoli suggestivi ci sono chioschi che vendono cinture e borse, cantieri, strade sconnesse, cartacce vaganti e altri rifiuti ovunque. Forse perché Giovedì e Venerdì piovigginava, ho notato pochi turisti, tanto che alla Galleria degli Uffizi non c’era alcuna coda.

Le piccole vie e vicoli del concentrico tra il Duomo, Piazza dei Cerchi, ecc.. sono buie, la luce dei lampioni è fioca ed inadeguata, (ci sono tecnologie luminose che non sono soltanto uno strumento per garantire sicurezza e visibilità, ma riescono ad essere un valore aggiunto che conferisce al patrimonio culturale e architettonico, così straordinario, un importante elemento di identità culturale).

Da Torinese, rivolgo pertanto al Signor Sindaco di Firenze un appello: quello di far crescere un progetto per trasformare una zona ricca di storie e tradizioni, in luogo all’avanguardia internazionale che si offre proprio per i suoi valori;

perché il turismo può produrre ricadute economiche necessarie a spronare l’attuale grave crisi economica, credo, inoltre, sia importante ri-attirare i turisti mediante una semplice rete di azione, iniziando a riqualificare il centro storico.
I borghi antichi di Firenze sono ricchi di testimonianze e devono riacquistare una posizione di prim’ordine diventando promozione di sviluppo della realtà urbana nella città più romantica del mondo.

lunedì 10 novembre 2008

Artissima debutta male, anzi, nel banale!


Sono allibito che una città medaglia d’oro della Resistenza come Torino accetti l’esposizione di una svastica: lo trovo inaccettabile»: così Ermanno Tedeschi, gallerista con spazi a Torino, Milano e Roma (ma la sua galleria non è tra quelle selezionate per la fiera) lancia la polemica sulla presenza nello stand della veronese Artericambi di Fioriera, un’installazione con fiori posati su una struttura metallica a forma di svastica. «Ma io - si difende Giovanni Morbin, artista autore dell’opera - volevo solo denunciare la "banalità del male".

(La Stampa 7 Novembre- pag. di Torino).



Ogni artista propone una visione delle cose, in una data forma, in un certo contesto.... Altre sono le cialtronerie dettate dalla "trovata" più o meno eclatante, ma senza idee, che diventano solo caduta qualitativa, accostamenti che dovrebbero far pensare "alla banalità del male" che in realtà banalizzano l'immane tragedia e l'orrore di quel simbolo....
Stefano.

mercoledì 5 novembre 2008

Oggi ricominciamo a sperare. Yes we can!



La vera minaccia, per tutti, è costituita dagli interessi e dal dominio. L'occidente, si trova nella morsa di una tremenda crisi finanziaria, politica, sociale al tempo stesso.
La vittoria di Obama, è la vittoria dei diritti umani. Non è la vittoria di un partito o di una ideologia. E' una vittoria molto più ampia e profonda.
E' la vittoria di un nuovo modo di fare politica, di un'altra agenda della politica, di un nuovo modo di considerare le persone, la gente, la società civile responsabile.
E' giunto il momento di cambiamento per gli Stati Uniti. Lo può essere anche per noi e per il mondo intero.
Questo può riportare nel mondo la ricostruzione di una nuova architettura delle istituzioni internazionali, del dialogo.
I conflitti sono legati al controllo del petrolio e dell'oppio,( Ampia documentazione nel film di Michael Moore "Fahrenheit 9/11", vincitore della Palma d'oro al Festival di Cannes nel 2004).
La guerra al terrorismo non si combatte con i bombardamenti sulla popolazione civile, in quel modo si alimenta il conflitto e l'odio.
La guerra voluta da George Bush, con tutte le bugie che ha inventato per trovare un motivo per l'invasione dell' Iraq, è stata relativa all' interesse e controllo del petrolio, in Afghanistan le truppe della NATO sono di garanzia per il trasporto dell'oppio nel mondo.
E' possibile pensare ad un mondo diverso? Perchè non pensare di destinare l'immensa ricchezza per l'acquisto di armi, a progetti di sviluppo in grado di erogare il minimo reddito vitale alle popolazioni del sud del mondo?
Animato dall'attualità e dal desiderio di aprire una riflessione, "che intenda decifrare i reali bisogni dell'uomo" ho avuto l’intuizione creativa di presentare l’ultimo lavoro di tecnica mista titolato: " Manifesto evidente" cioè l'attualità oltre ciò che è immediatamente dato, visibile.
Un modo a mio avviso, di utilizza l' espressione visiva per decifrare e interpretare il mondo e il nostro tempo, ad individuarne i mali che l'attanagliano, a farne denuncia, da oggi, con rinnovata speranza.

domenica 2 novembre 2008

"Nello specchio di Alice"



Il compito di presentare un libro di poesia non è facile in un mondo che sembra lasciare sempre meno spazio ai valori estetici ed umanistici.

Mi ha fatto piacere la pubblicazione del libro della scrittrice Rossella Seller: "Nello specchio di Alice" con evidenziato in copertina la foto di una mia opera: "Omaggio aI mito di Narciso".
Un libro di poesie di profonda intensità, dove i versi sono dettati dai moti dell'animo; la fantasia ed il sogno che portano lontano......

Rossella Seller è nata a Bari Vive a Roma, appassionata viaggiatrice, nel 1997 ha scritto il suo primo racconto-cronaca di un viaggio in Portogallo.
Da allora ha continuato regolarmente a scrivere racconti e poesie. Suoi testi poetici hanno ricevuto riconoscimenti a premi e concorsi.


Dalla postfazione di Michelangelo Camelliti: "quando un autore manifesta il desiderio di pubblicare una raccolta di poesie, ne colgo un gesto di grande generosità in quanto significa mettere in luce e condividere con gli altri la sfera più intima del proprio sentire।Seller, sulla cui scrittura è nato un incontro/confronto - che ritengo per me edificante - oltre alla generosità manifesta determinatezza nell'abbinare testi in versi e prosa.
Questi ultimi infatti non sono da considerarsi introduzioni al percorso poetico, anche se precedono gruppi di poesie: vanno letti come tratti capaci di disegnare ancora più nitidamente una personalità vivace e ricca di sfumature, così come di inquietudini, legittimata ad essere esigente per soddisfare le diverse necessità emozionali, che Seller dimostra di conoscere a fondo, senza mai essere intransigente: è questa la suggestiva alchimia, squisitamente femminile, che lo specchio di Alice raccoglie"



Titolo: "Nello specchio di Alice"
Autore: Seller Rossella
Editore: LietoColle
Data di Pubblicazione: Ottobre 2008

venerdì 24 ottobre 2008

A torino apre il "MAO"


La città di Torino inaugura una nuova importante struttura museale dedicata alle arti asiatiche। Il Museo d’Arte Orientale (Mao) aprirà il 5 dicembre e sorgerà nel cuore della "città romana", in particolare nelle sale del ristrutturato "Palazzo Mazzonis," Settecentesca residenza nobiliare trasformata in spazio museale dall’architetto Andrea Bruno.


Il Mao, promosso dal comune di Torino in collaborazione con la regione Piemonte, e realizzato dalla Fondazione Torino Musei grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, avrà un patrimonio di circa 1500 opere, con alcuni pezzi di elevato prestigio, che porranno la struttura museale a livello delle principali istituzioni europee operanti in questo ambito.
"Il nuovo Museo d’Arte Orientale di Torino, ha sottolineato Alain Elkann, consigliere per gli eventi culturali, si iscrive in un percorso di grande vitalità del capoluogo piemontese"।


A Torino, grazie all’eccellente collaborazione e alle sinergie create tra le varie amministrazioni, sta sorgendo un vero e proprio percorso che riguarda l'antico e l'oriente, queste importanti iniziative danno un ulteriore volto nuovo alla Torino magica e dell'insolito.

mercoledì 22 ottobre 2008

ricchi&poveri


L’Italia è in recessione e, secondo gli esperti del Fondo monetario internazionale, lo sarà anche nel 2009.
Le debolezze strutturali del nostro paese, da diversi anni fanalino di coda dell’Ue riguardo alla crescita del Pil, ci espongono più di altri ai venti della crisi mondiale.
E tuttavia il peso maggiore della crisi non ricadrà sulle spalle di chi l’ha determinata.
A pagare non saranno certo gli speculatori finanziari, i grandi affaristi o le Banche, visto il “paracadute” di svariati miliardi sollecitamente messo a loro disposizione dai governi europei.
E nemmeno quelle imprese italiane che, nel corso degli anni, invece di investire nell’innovazione dei loro prodotti, hanno puntato sulla riduzione dei costi e sul taglio dei salari. Rendendo nel complesso il nostro paese meno competitivo.

I più colpiti dalla crisi, fa sapere il governatore della Banca d’Italia Antonio Draghi, sono soprattutto le famiglie di lavoratori e pensionati il cui reddito disponibile è stato progressivamente eroso «dall’inflazione e dall’aumento del servizio al debito».
Il vistoso calo dei consumi interni a cui stiamo assistendo è, conferma Draghi, la diretta conseguenza della perdita della capacità di acquisto delle famiglie a basso reddito.
Non a caso l’Italia è uno dei paesi al Mondo dove nei primi mesi dell’anno si è allargata di più la forbice tra ricchi e poveri.
I ricchi sono diventati sempre più ricchi, distanziando i poveri, ma il divario è aumentato anche rispetto alla classe media. Inoltre la mobilità sociale in Italia è più bassa che in altri paesi, come Australia o Danimarca. Figli di famiglie povere hanno, cioè, una bassa probabilità di diventare ricchi rispetto ai figli di famiglie ricche.
La ricchezza è distribuita in modo più diseguale rispetto al reddito:«il 10% più ricco – si legge nel rapporto- detiene circa il 42% del valore del netto totale. In confronto, il 10% più ricco possiede circa il 28% del totale del reddito disponibile».

La strada da seguire è un’altra: ridurre da subito le tasse ai lavoratori dipendenti e pensionati. «Nell’attuale crisi economica, la misura per la detassazione dello straordinario, non è più urgente, sarebbe invece ragionevole usare quelle risorse per chi rischia di restare senza reddito».


Non ci resta che ridere......

L’ereditiera milionaria Paris Hilton ha deciso di acquistare, in occasione dell’ultima estrazione di sabato, “qualche” biglietto per tentare la fortuna al Superenalotto.
Il Metropolitan Post, ha dichiarato che Paris ha comprato 1500 schedine precompilate. Paris ha commentato: “Essere ricchi non è un peccato e neanche tentare di diventarlo sempre di più. Se dovessi vincere destinerò il 10 % in beneficenza”.

(Nella foto la modella, cantante, attrice Americana Paris Hilton)

venerdì 26 settembre 2008

'ON ART - I COLORI DELL' ARTE TRA MUSICA E POESIA'


Città di Leinì



Assessorato alla Cultura



PRESENTANO:

'ON ART - I COLORI DELL' ARTE TRA MUSICA E POESIA'


Mostra collettiva di arte contemporanea.



Dal 3 al 12 Ottobre 2008.

Orario: Lun/Ven. 16-19

Sabato 9-12/ 16-19



Sede espositiva: complesso architettonico della 'Villa Chiosso' Piazza I° Maggio (dimora nel XVII di Carlo Amedeo di Provana).

ESPONGONO:


F.Valeria Oliveri www.caravaggioisback.blog.tiscali.it


Stefano Rollero www.artmajeur.com/catanquader


Michele Privileggi www.privileggi.it/


Gian Luigi Braggio www.brg.altervista.org


Presentazione della mostra a cura di Antonio Zappia.



Quattro artisti operanti nell'ambito della pittura, del collages, della scultura, della installazione. Excursus visivo tra varie forme di ricerca legate alla musica e poesia.







'Come una meridiana sulla linea del mezzogiorno, punto di maggiore luce che giunge dall’alto, questa mostra nasce con l’intento di dare splendore, colore, forme, astrazione di vita profonda tratta e rappresentata dal turbinio creativo di quattro artisti fortemente interessati tra loro e legati al nostro territorio. Arte pittorica senza frontiere per le sue espressioni di libertà, di richiamo – a volte storico – e di grandezza estetica che si intreccia e si amalgama con la poesia altamente ispirata, come quella dei poeti greci dal ritmo determinato, con la musica che abbraccia tutte le espressioni e i sentimenti più elevati degli uomini e li trasmette in un linguaggio che non conosce traduttori per la immediata universalità fin dalla sua nascita.

Avviene così, per i pittori, per i grandi poeti di tutti i tempi e per i compositori di musica, l’impegno di colmare il vuoto esistenziale che tormenta l’uomo. Di chiamare tutti ad una riflessione nel piacere di una condivisione artistica che solleciti la nostra sensibilità con l’intento di stemperare il dolore del tempo e di elevarlo, come vuole il poeta, in elegia.

Varietà di significati, nel giorno dell’inaugurazione, con una tematica adeguata, per l’intreccio che si determina nella circostanza tramite la sensibilità degli artisti nel mondo della percezione e con quei valori universali che le mode e le aggregazioni attraverso l’effimero imperversante, che fiorisce nella debolezza della politica, non possono intaccare.

Un appuntamento, questo di 'Villa Chiosso' di Leinì, completo nel suo intersecarsi e capace di esprimere una vastità di mezzi e di richiami espressivi in una attenta analisi che non lascia mai niente al caso e concentra tutto nel senso connaturato del bello. Quella bellezza che offre sempre nuovi scorci e delle immagini innovative in giochi di luce infinite che con il verso della poesia e le note della musica ci rendono partecipi e fanno riporre fiducia nell’uomo.'

Antonio Zappia.




Inaugurazione il 3 Ottobre alle ore 21, con il concerto del gruppo musicale 'RoccaMerletti' brass ensamble.
(RoccaMerletti è un complesso strumentale composto da musicisti professionisti di formazione classica.)


Si integra: ' Omaggio alla Poesia' un percorso di versi da Omero a Cesare Pavese.
Letture condotte dal fascino avvolgente e intenso delle voci di Carla Jacksecth, Livio Vaschetto, Antonio Zappia.




Ingresso gratuito.
Info:
338/4155261
339/6589999
michele@privileggi.it
stefanorollero@hotmail.com
Gestione Servzi alla Persona del Comune: 011/9986310
(brochure in distribuzione gratuita.)


Leinì si trova alle porte di Torino, ed è considerata la 'porta del Canavese'.
Dalla stazione Porta Susa: autobus interurbano 46
Uscita tangenziale nord: Leinì-Caselle
Città di Leinì



Assessorato alla Cultura



PRESENTANO:

'ON ART - I COLORI DELL' ARTE TRA MUSICA E POESIA'


Mostra collettiva di arte contemporanea.



Dal 3 al 12 Ottobre 2008.

Orario: Lun/Ven. 16-19

Sabato 9-12/ 16-19



Sede espositiva: complesso architettonico della 'Villa Chiosso' Piazza I° Maggio (dimora nel XVII di Carlo Amedeo di Provana).

ESPONGONO:


F.Valeria Oliveri www.caravaggioisback.blog.tiscali.it


Stefano Rollero www.artmajeur.com/catanquader


Michele Privileggi www.privileggi.it/


Gian Luigi Braggio www.brg.altervista.org


Presentazione della mostra a cura di Antonio Zappia.



Quattro artisti operanti nell'ambito della pittura, del collages, della scultura, della installazione. Excursus visivo tra varie forme di ricerca legate alla musica e poesia.







'Come una meridiana sulla linea del mezzogiorno, punto di maggiore luce che giunge dall’alto, questa mostra nasce con l’intento di dare splendore, colore, forme, astrazione di vita profonda tratta e rappresentata dal turbinio creativo di quattro artisti fortemente interessati tra loro e legati al nostro territorio. Arte pittorica senza frontiere per le sue espressioni di libertà, di richiamo – a volte storico – e di grandezza estetica che si intreccia e si amalgama con la poesia altamente ispirata, come quella dei poeti greci dal ritmo determinato, con la musica che abbraccia tutte le espressioni e i sentimenti più elevati degli uomini e li trasmette in un linguaggio che non conosce traduttori per la immediata universalità fin dalla sua nascita.

Avviene così, per i pittori, per i grandi poeti di tutti i tempi e per i compositori di musica, l’impegno di colmare il vuoto esistenziale che tormenta l’uomo. Di chiamare tutti ad una riflessione nel piacere di una condivisione artistica che solleciti la nostra sensibilità con l’intento di stemperare il dolore del tempo e di elevarlo, come vuole il poeta, in elegia.

Varietà di significati, nel giorno dell’inaugurazione, con una tematica adeguata, per l’intreccio che si determina nella circostanza tramite la sensibilità degli artisti nel mondo della percezione e con quei valori universali che le mode e le aggregazioni attraverso l’effimero imperversante, che fiorisce nella debolezza della politica, non possono intaccare.

Un appuntamento, questo di 'Villa Chiosso' di Leinì, completo nel suo intersecarsi e capace di esprimere una vastità di mezzi e di richiami espressivi in una attenta analisi che non lascia mai niente al caso e concentra tutto nel senso connaturato del bello. Quella bellezza che offre sempre nuovi scorci e delle immagini innovative in giochi di luce infinite che con il verso della poesia e le note della musica ci rendono partecipi e fanno riporre fiducia nell’uomo.'

Antonio Zappia.




Inaugurazione il 3 Ottobre alle ore 21, con il concerto del gruppo musicale 'RoccaMerletti' brass ensamble.
(RoccaMerletti è un complesso strumentale composto da musicisti professionisti di formazione classica.)


Si integra: ' Omaggio alla Poesia' un percorso di versi da Omero a Cesare Pavese.
Letture condotte dal fascino avvolgente e intenso delle voci di Carla Jacksecth, Livio Vaschetto, Antonio Zappia.




Ingresso gratuito.
Info:
338/4155261
339/6589999
michele@privileggi.it
stefanorollero@hotmail.com
Gestione Servzi alla Persona del Comune: 011/9986310
(brochure in distribuzione gratuita.)


Leinì si trova alle porte di Torino, ed è considerata la 'porta del Canavese'.
Dalla stazione Porta Susa: autobus interurbano 46
Uscita tangenziale nord: Leinì-Caselle

lunedì 15 settembre 2008

Alluvione


E' una vergogna!
L'informazione ( TG3 Regione) pagata dai contribuenti non ha dato alcun peso ai disastri nella zone di Caselle e comuni e frazioni limitrofe! Si sono limitati a dire che l'aeroporto ha cancellato diversi voli.
Anche "La Stampa" di Domenica, reportage di Bergamini e Giacomino descrivono la situazione di sole due vie di Caselle in centro, quando nella notte di Sabato, il deflusso delle acque dell'aeroporto, e della nuova zona industriale, creata più alta, si riversava come un fiume in piena da Strada Leinì in via Don Bosco, allagando tutta la zona circostante.
Una volta che l'acqua aveva sommerso la centralina dei contatori della mia casa fino ad arrrivare ad una altezza di 1,80 metri, ho cercato invano di contattare telefonicamente i vigili del fuoco al 115 (sempre occupato); sono riusciuto, solo più tardi, a riferire al 112 la situazione di emergenza del mio condominio, senza luce e acqua, e la presenza di anziana disabile.
Verso l'una di notte è arrivata una rappresentanza della protezione civile inviata dalla Prefettura, e poco dopo anche il Sindaco Marsaglia per rendersi conto personalmente della situazione, rimanendo sul luogo per un'ora.
verso le due è sopraggiunto un mezzo dei vigili del fuoco che provvedevano con un'idrovora a far defluire l'acqua a mezzo metro, liberando la centralina dall'acqua, tutta l'operazione terminava verso le quattro.
I danni causati sono immani, anche lo stoccaggio dei miei quadri nel locale garage hanno subito danni irreversibili, cosi come le attrezzature domestiche: lavatrici, e le provviste nelle cantine.
Il boccone amaro di questa ondata devastatrice di mal tempo, è non capire e non farsi una ragione di come siano andate le cose, siamo sicuri che siano state redatte tutte le conoscenze geologico-tecniche acquisite su questo specifico territorio comunale? Sono stati controllati tutti i parametri di deflusso delle acque, della pertinenza fluviale, e degli scarichi fognari?

martedì 12 agosto 2008

Ma questo non può essere il Ministro dei Beni Culturali!


In quali mani è finita la cultura italiana!


Il ministro Bondi portato da Berlusconi al governo per occuparsi di cultura, dimostra, con il sottostante articolo la quasi totale e abissale incompetenza!
Ma si dice anche che ogni popolo ha i governanti che si merita. Ed allora siamo doppiamente messi male.
Sandro Bondi, dalla fulgida carriera politica cominciata da sindaco comunista del suo paese, portavoce per anni del cavaliere, è finito per diventare Ministro dei Beni Culturali per aver scritto una biografia di Berlusconi e poesie dai critici stroncate e sbeffeggiate।


Sembra che Bondi si sia addormentato nel 1895, quando fu inaugurata la prima Biennale e si sia svegliato nel 2008... L'arte contemporanea è una parte imprescindibile della realtà complessa di oggi e usa linguaggi che esprimono questa complessità।


Non la si può riportare a un concetto antiquato di bellezza, sarebbe come voler tornare nei trasporti alla carrozza a cavalli...
Non riesco ad immaginare un Ministro ai beni culturali di un altro stato Europeo che che dica le stesse cose.
L'Italia continua a non avere un sistema dell'arte degno di questo nome. La bellezza non si è fermata al Caravaggio, la bellezza è un concetto che si è evoluto nel tempo.
A questo proposito, ricordo un prezioso spunto di Pablo Neruda ( Confesso che ho vissuto, Einaudi,)
"Io so che l'arte ha sempre ampliato gli orizzonti del nostro vedere e della nostra coscienza. Sempre, nel passato e anche oggi. Anche se non può intervenire sulla storia e sulla vita, almeno può denunciare, puntualizzare. E mai come oggi l'arte è presente nello scrutare la realtà e nel denunciare abusi. Anche se troppo spesso questo suo ruolo, dagli animi semplici, viene interpretato come un deragliamento."



L'outing del ministro della Cultura: "faccio finta, ma non trovo la bellezza"।


Da "La Stampa" Martedì 12 Agosto, (pag।12 Cultura&sSpettacolo.)



Che fatica capire l’arte contemporanea. Lo dice il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, che in una intervista al settimanale "Grazia", spiega di voler promuovere e sostenere nuovi artisti, ma rivela: «Faccio fatica a trovare segni di bellezza nell’arte contemporanea: se visito una mostra faccio come molti, cioè fingo di capire. Ma sinceramente non capisco».«Coltivo la mia spiritualità con molta fatica e molte contraddizioni.- dice il ministro - Viviamo in un’epoca priva di spiritualità e, dunque, di bellezza. Come Ministro sono determinato a custodire e conservare tutto il valore artistico che ci viene dal passato. Ma vorrei anche riuscire a promuovere e sostenere nuovi artisti. Faccio fatica a trovare segni di bellezza nell’arte contemporanea: se visito una mostra faccio come molti, cioè fingo di capire. Ma, sinceramente, non capisco».

martedì 5 agosto 2008

ARTE ITALIANA A PECHINO?


SPIRITO OLIMPICO italiano.


La comunicazione dei segni da Occidente a Oriente.In occasione delle Olimpiadi di Pechino 2008, in collaborazione con Casa Italia, Coni, è stata organizzata una rassegna di opere grafiche e pittoriche di artisti italiani.La mostra è allestita dal 08 al 31 agosto nelle sale di Casa Italia; vi partecipano 50 artisti provenienti da 12 रेगिओनी


Sono curioso di sapere se ci sono tra le opere degli artisti italiani selezionati per la kermesse cinese, spunti critici al regime e al nuovo «consumismo capitalista di Stato», sulla repressione dei diritti civili e sfruttamento dei lavoratori in Cina e della oppressione al popolo Tibetano.
L'arte è solo una componente decorativa o può trovare spazio con argomenti legati alla società contemporanea?
A tale proposito ricordo un pensiero di Pablo Neruda ( Confesso che ho vissuto, Einaudi,) di tanti anni fa, ma attualissimo, un segno dei tempi....: "Io so che l'arte ha sempre ampliato gli orizzonti del nostro vedere e della nostra coscienza. Sempre, nel passato e anche oggi. Anche se non può intervenire sulla storia e sulla vita, almeno può denunciare, puntualizzare. E mai come oggi l'arte è presente nello scrutare la realtà e nel denunciare abusi. Anche se troppo spesso questo suo ruolo, dagli animi semplici, viene interpretato come un deragliamento."

Nota di curiosa.
Si parla molto di valorizzare i giovani artisti, gli under 35, quelli non rappresentati da gallerie o dal circuito dell'arte pubblica, quelli che sono svincolati da motivazioni meramente mercatali, con le carte in regola per attirare l'attenzione del pubblico, perchè il loro lavoro è solo parte della propria esperienza creativa, e mi trovo nonni e nonne.......
Curatrice del catalogo: Renata Freccero, "docente di Cultura della Sicurezza Stradale presso la SUISM di Torino, già Prof. di Storia dell'Educazione Fisica e degli Sport presso l'ISEF di Torino, con nessuna esperienza artistico-curatoriale precedente ... nonché responsabile della impostazione grafica del catalogo con un testo d'introduzione personale".


Tra i 50 artisti provenienti da 12 regioni, quanti Torinesi........................................
Nespolo Ugo nato a Biella nel 1941 non ha bisogno di presentazioni......
Giacomo Soffiantino,nato a Torino nel 1929 e residente
Francesco Tabusso, nato a Torino nel 1930 e residente
Sigora Veremejenco Tatiana nata a Bologna ma residente a Baldissero Torinese
Signora Elisabetta Viarengo nata a Torino e residente
Signora Luisella Rolle nata a Torino residente a Pino Torinese
Signora Giuliana Tucci di Chieri (Torino)
Gianni Verna nato a Torino nel 1942 residente a Ozegna (Torino)

venerdì 1 agosto 2008

Vacanze e olimpiadi....


Un saluto a chi stacca la spina e parte ( in coda) per mari o monti, a chi resta a casa!

La vacanza è prima d'ogni altra cosa, relax per il corpo ma anche per lo spirito.....


Ricordiamoci che l’8 Agosto alle 20, saranno inaugurate le Olimpiadi di Pechino, (andando a coprire una serie di violenze e oppressioni avvenute durante la loro preparazione).


Per la Cina le Olimpiadi saranno una specie di grande vetrina pubblicitaria per abbagliare la comunità internazionale, per mostrare a tutto il mondo che l’Impero di mezzo è ormai un paese moderno, una superpotenza economica e atletica.

Ma ogni grande vetrina ha il suo retrobottega e anche le Olimpiadi di Pechino hanno i loro lati oscuri, tant’è che la popolazione di Pechino definisce le Olimpiadi "un vero disastro nazionale".


Per questo vi suggerisco la lettura del libro: "Il Rovescio delle medaglie" di Bernardo Cervellera, Collana: Frontiere, €.14,00.

Questo libro mostra lo sfruttamento dei bambini per preparare le mascotte olimpiche; le distruzioni e i sequestri di case per creare gli stupefacenti stadi; l’imbavagliamento dei giornalisti, degli attivisti democratici, delle personalità religiose, per far "riuscire" questo grande evento del 2008.

Tutto questo mentre l’Occidente è in vacanza, dimentica, applaude allo spettacolo, aiuta a calare il velo del silenzio........Buone vacanze....

domenica 27 luglio 2008

L'ARTE E' LA FORMA PIU' ALTA DELLA SPERANZA ( Gerhard Richter)


Quante volte si è parlato di praticare la scelta "dell’urbanistica partecipata"?

Della valorizzazione e promozione del territorio?

Quante volte si è parlato di una città a misura d'uomo?


La gente preferisce che il Comune gli organizzi le sagre sotto le stelle, (l'importante è mangiare..) , che conceda un grosso, grasso, contributo alla associazione sportiva e che l'assessore gli stringa la mano, sorrida e gli paghi il caffè.


Non importa se il centro storico viene circondato da centri commerciali già presenti (ed in prospettiva quello megagalattico sulle aree ATA dell'aeroporto).

La politica urbanistica dell' Amministrazione risponde agli "appetiti speculativi" dei gruppi economici o consorterie simili e imprese costruttrici, senza prevedere un armonico sviluppo territoriale, salvaguardando le aree verdi ed attrezzate esistenti, incentivandone altre come progetti per le piste ciclabili.
Evitare massicce e destabilizzanti immissioni di nuovi insediamenti, con la creazione di "quartieri dormitorio"; non concedere spazi ai gruppi associativi, e centri di socialità. Caselle, che ospita l'aeroporto, dovrebbe essere all'avanguardia e trarre benefici da un notevole flusso di persone, invece ha solo servitù legali......


In questi anni nulla si è fatto per offrire l'opportunità a tutti coloro che si trovano a sostarte alcune ore presso la struttura aeroportuale, di usufruire dei servizi offerti dall'abitato.
In quest'ottica ho presentato nel passato idee, ad esempio un viale pedonabile alberato che colleghi l'aeroporto con il centro abitato.


Già per le olimpiadi invernali ho suggerito una navetta di collegamento con gradita visita attraverso il patrimonio storico ed architettonico che comprende le due bellissime chiese, la settecentesca confraternita dei Battuti, vero gioiello barocco , Palazzo Mosca, la "pala dell’altare" del Defendente Ferrari ( ad esclusiva visione del Sindaco, in quanto custodita nel suo ufficio) e gli affreschi del castello Savoia Carignano.


Il progetto titolato: "Vicolo in ombra" prevedeva una mostra permanente di arte contemporanea a cielo aperto, nell'unico e suggestivo vicolo esistente a Caselle.


Anche "sul piano del colore nel centro storico", è stato affidato esclusivamente ai professionisti e non ha coinvolto altri soggetti; cittadini con idee propositive, artisti, studenti. Certo stupisce il costo della ricerca 30.000 Euro!


L'intento di fondo, è la mancanza di qualsiasi forma di trasparenza e partecipazione nelle decisioni che coinvolgono la cittadinanza, cioè la mentalità di escludere per motivi preconcetti tutti coloro che possono avere idee, potenzialità di conoscenza, capacità critica e la democrazia come metodo decisionale.

martedì 22 luglio 2008

Tre grattacieli in gommapiuma!


Originale protesta con tre finti grattacieli in gommapiuma che torreggiano su una piccola Mole, in gommapiuma anch'essa.



Una decina di manifestanti hanno simbolicamente portato all’Archivio storico di Torino una stampa dell’attuale panorama urbano per ribadire il loro no alla costruzione di grattacieli in città e protestare contro la variante 164 al piano regolatore.

Davanti all’Archivio anche tre finti grattacieli in gommapiuma che «schiacciano» la Mole, attuale simbolo della città.«Il progetto di Intesa-Sanpaolo è solo un cavallo di Troia che nasconde in sè altre varianti», afferma Maria Teresa Roli, presidente regionale di Italia Nostra, mentre Nico Miletto, presidente del comitato Cit Turin ribadisce che «nessuno parla dei consumi energetici di queste opere, ben superiori ai 100Kw/h per metro quadro imposti dalle direttive europee».


«Nessuno parla - aggiunge - dell’impatto sul traffico.

È illusorio che le 2500 persone che potrà ospitare vadano tutte in autobus, nè si parla delle ombre che il grattacielo proietterà attorno a sè. Inoltre il progetto di Piano è ancora uno schizzo, non c’è nessun progetto esecutivo».

Infine Emilio Soave (Associazione Pro Natura), sostiene che «i grattacieli che sono stati e saranno approvati nella disattenzione generale non sono ’simboli di modernita», ma solo strumenti per fare cassa con i diritti edificatori e gli oneri di urbanizzazione, coprendo così il debito colossale del Comune«.

(Fonte:La Stampa del 22 Luglio 2008)

mercoledì 16 luglio 2008

"L'immaginazione al potere" (ci prova Sgarbi).


Dopo la carica di assessore alla cultura al Comune di Milano, revocata dal sindaco di Milano Letizia Moratti nel maggio del 2008, ( dopo gli insulti al giornalista Travaglio) Vittorio Sgarbi, ( figura emblematica del panorama politico italiano), sostenuto dalla Democrazia Cristiana, Udc e da una lista civica, è stato eletto sindaco del comune di Salemi, nella provincia di Trapani in Sicilia, al ballottaggio, lo scorso 30 giugno con il 60,69% dei voti.


Un evento che va oltre i confini locali, e promette: "di Salemi parlerà tutto il mondo".


Quel che è certo è che il piccolo comune siciliano sarà spesso al centro delle cronache, anche nazionali, illuminato dalla genialità della nuova signoria dagli elevati e nobili sentimenti umanistici.

Forse è la prima volta che prendo sul serio l'impegno politico/amministrativo di Sgarbi, personaggio irriverente, contraddittorio, intellettuale "giullare e dissidente....." Meglio la politica come avanspettacolo che certi politici impegnati.......


"Nessuno come lui conosce in profondità la bellezza italiana, borgo per borgo".


Mi reputo tra i sostenitori perchè la cultura sia uno degli aspetti fondamentali e qualificanti di un territorio: di questo tutte le Amministrazioni locali devono essere consapevoli.


In attesa delle prossime decisioni della giunta, che si annuncia essere un "rivoluzionario modo di pensare" capace di realizzare clamorosi avvenimenti nella gestione di un territorio difficile, realtà di un’Italia che stenta a riprendersi.


Una cosa certa è che la nuova giunta è pronta ad accettare la scommessa di un rilancio economico e culturale che passi attraverso la ripresa del turismo, con una quantità e una qualità inesauribile di località preziose, degne di essere rispettate per il loro valore storico, patrimoniale, agricolo e ambientale.


Vedremo nel tempo, se riuscirà a portare a termine le iniziative promesse o se rimarranno parole al vento, slogan antisonanti....flatus voci....


Ma vediamo lunga lista di illustri e facoltose personalità del mondo della cultura italiana chiamate da Sgarbi nella sua Giunta : "Io voglio assessori indipendenti, non servi, liberi; non camerieri, anche se ho un grande culto della autorità".


Così crea "l'assessorato del nulla", che è stato affidato a Graziano Cecchini, il protagonista di alcune notti romane. Cecchini è stato "l'artista" che inondò con migliaia di palline colorate la bellissima cornice di piazza di Spagna a Roma. Un artista che predilige il colore. Magari il rosso, con cui ha tinto le verdi acque della fontana di Trevi. Dunque, un futurista. anzi, un artista del "nulla", come il suo assessorato.


Certo, a Salemi il problema del nulla è di prioritaria importanza affinchè la cittadina risorga ai suoi antichi splendori......


Le altre cariche politiche annoverano un Oliviero Toscani alla creatività e ai diritti umani, il mercante d'arte Peter Gidewell all'Urbanistica e al Patrimonio, il principe di Raffadali Bernardo Tortorici Motaperto all'Urbanistica e al Patrimonio, il magistrato Giuseppe Alaya a "Garante della legalità", Carlo Petrini e Milly Moratti per il settore gastronomico e il critico d'arte Philippe Daverio a neo bibliotecario, disposto a prendere l’incarico, come dichiara lui stesso, scherzando, "purché la giunta mi deliberi uno stipendio accettabile, almeno di 300 euro al mese". Sgarbi ha nominato come vice sindaco Nino Scalisi, docente in pensione e come assessore al Commercio, all'Industria e al Bilancio Vincenzo Lo Castro, imprenditore di Salemi.

In Giunta anche l'ingegnere Giuseppe Ilardi, con delega all'Informatica e alla sanità, e l'avvocato Caterina Bivona, come responsabile Legalità e Lavori pubblici.


Non mi resta augurare buon lavoro, a Sgarbi compresi i suoi collaboratori confortati da luoghi dal fascino gattopardesco.....

venerdì 11 luglio 2008

Ritorno al passato.....



Scrivo di getto, perdonate eventuali errori grammaticali...


Ci troviamo di fronte alla peggiore classe drigente della storia della nostra Repubblica.
Ho letto la lettera di una giovanissima mamma (Nadia) che ha scritto a Beppe Grillo, un urlo di dolore e disperazione! (http://www.beppegrillo.it ).


Quanti in Italia si trovano nella stessa condizione? Questo, a mio avviso è il risultato politico della legge porcellum, del veltrusconismo, e della volubilità degli elettori, per la loro sciocca speranza di cambiare la capricciosità e la disciplina degli italiani, l'illusione di trovare in Berlusconi la soluzione facile, miracolosa.
Questo Governo vive di show e sondaggi plebiscitari, con un Premier geniale ed astuto, senza scrupoli, che conosce l'arte della diffamazione e ha i soldi per praticarla alla grande; promette di fare danni al Paese per i prossimi anni a venire.


L'opposizione del "governo ombra" s'indigna per la "satira allegra ed ironica" di Grillo e della Guzzanti, mi sembra di tornare agli anni di Dario Fo e Franca Rame, (quando parlavano dei "potenti" il "Morfeo" di allora, compreso il Capo di Stato Vaticano), alla prosopopea del periodo di "Papaveri e papere" testimonianza dell'arretratezza culturale in cui si voleva tenere l'Italia della fine anni '50, quella della censura, della legge truffa, dei forchettoni, delle immobiliari Vaticane, della dolce vita di felliniana memoria...


I Veltroniani, impiegano tutta la loro forza per sconfessare i cittadini presenti in Piazza Navona, denigrando Grillo che ha riportato fatti politici, invece di studiare un'idea per fare opposizione con le palle!
Mi guardo attorno e mi chiedo: quelli che vivono nel Palazzo riescono a vedere le lunghe code di auto sotto un sole cocente, ai self-service dove la benzina costa un paio di centesimi in meno? Sanno quanto costa il pane?

Dimenticavo....sono immuni al caro vita!

Trascorrono i giorni, le ore e trovo me stesso tra le rovine di un palcoscenico, nel teatro di questa Italica esistenza..... Anch'io come Nadia combatto (nonostante tutto) ogni giorno, ogni ora per la sopravvivenza mia e della mia famiglia.

martedì 24 giugno 2008

Statua della Madonna incastonata in un simbolo bellico!


Articolo apparso sul mensile "Cose Nostre" di Giugno 2008 della Pro-loco della mia cittadina, Caselle Torinese, sede di Alenia, (industria bellica).


Titolo "inaugurato il nuovo F-104 GATE GUARDIAN dell'Alenia Aeronautica".


E' stato posto come monumento all'interno di una piazzola dello stabilimento Alenia un F104 "Starfighter". Ne segue una serie di ovazioni, una esaltazione del mezzo, soprannominato "il cacciatore di stelle". Armamento alta capacità di attacco al suolo, cannone Vulcan da 20 mm interno, con 750 colpi, 1 missile Aspide, una coppia di bombe a grappolo o di lanciarazzi due serbatoi subalari e 2 serbatoi alle wingtips.


Non vi è cenno sul fatto che nella storia degli F-104, (costruiti nel 1964 e rimasti in servizio in Italia fino al 2004), che la Stampa coniò con il triste nomignolo di "bare volanti", siano stati considerati dagli esperti in aeronautica difficili e pericolosi da pilotare.

I "121" F-104 precipitati in 31 anni, su 367 acquistati con 75 aviatori morti e 30 feriti sono dati reperiti nel libro "In un cielo lontano" scritto da Baldassarre Catalanotto ( edizione Petruzzzi), vedi anche articolo Corriere delle Sera. (http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/08/cielo_lontano_Aeronautica_arruolo_Hugo_co_0_9311085517.shtml).


Sconcertante il seguente passaggio: "la cerimonia si è poi conclusa con la benedizione, da parte del nostro parroco Don Claudio, della statua dedicata alla Madonna di Loreto, inserita all'interno del cono di prua dell'F-104."Sono senza parole, per aver fatto di un simbolo bellico una cosa estetica e di fede. Come ricordava Don Tonino Bello di Pax Christi: "Limitarsi a chiedere la pace in Chiesa, e non muovere un dito per denunciare la corsa alle armi, la loro fabbricazione e commercio è incoerenza con la testimonianza della verità rivelata dal Vangelo...


------------------------------------------------------------------------ Per vedere articolo: (Giugno 2008 seconda pagina di attualità, pag. 5) www.merlo.org/caselle/cosenostre.htm - 2k - Copia cache - Pagine simili

mercoledì 28 maggio 2008

"STILE LIBERO"


Sono stato invitato ad esporre con l'associazione culturale "Armò-nia"Lo spazio di cui ci è stata concessa la dotazione è Chiesa dell'Antica Pieve, spazio espositivo del Comune di Settimo, nel centro cittadino.

Una cittadina che ha ben avviato una proficua collaborazione con i Gruppi e Associazioni artistiche, che ritiene la cultura uno degli aspetti qualificanti dell'Amministrazione e che sta dando un grosso imput all'arte. Lo spazio espositivo è accogliente e prestigioso, ed ha una buona capienza, non ci sono barriere architettoniche.


A Caselle T.se, dove risiedo, non esistono spazi espositivi.

La ex sala giunta adibita per mostre, non ha motivo di visita, bisogna salire piani di scale e non viene identificata come "spazio artistico", perchè durante le esposizioni viene utilizzata per tutto e di più! Non si è in grado di creare un "luogo accessibile" che nel tempo diventi lo "spazio dell’arte", una sorta di spazio sociale per sostare, chiacchierare, con una programmazione espositiva continua in grado di ospitare mostre per tutto l’anno.

Sarebbe certamente un vantaggio quello di creare una comunicazione artistica permanente, ma anche di valorizzare i talenti artistici del territorio, e la conseguente attivazione di una ulteriore proposta per l’ampliamento dell’offerta turistica.

A Caselle si pensa esclusivamente al cibo, a creare nuovi mercati, a promuovere i prodotti "slow", ed una sensibile disponibilità elargitiva di contributi per sagre e notti bianche.



Associazione Artistico-culturale "Armò-nia"con la collaborazione della Città di Settimo


TorineseFondazione ECM

Presentano:

Mostra di arte contemporanea:"Stile Libero"


Spazio espositivo; Chiesa della antica Pieve, P.zza Alpini, Settimo Torinese

Dal 28 Maggio al 2 Giugno 2008


PRESENTAZIONE SABATO 31 MAGGIO ORE 18,00


Orario; Lun/Ven: 17-19,30 Sab/Dom: 10-12/17-20

ingresso libero.



'Stile Libero' è una manifestazione promossa dall' Associazione 'Armò-nia' di Settimo Torinese. Nata per rafforzare il lavoro comune e la creatività degli artisti del territorio. Presenta la mostra Antonio Zappia, noto critico, con la passione innata per l'arte, un' impegno svolto per contribuire alla sua diffusione.

Alla 'Pieve' sarà presentato un 'excursus visivo' di innumerevoli tecniche e stili: pittura, scultura, arti plastiche, fotografia, installazioni.

Un contenitore di espressioni diverse ma con un unico obiettivo, raccontare il piacere estetico.

ESPONGONO:

Tatiana Bortolozzi

Gian Luigi Braggio

Carla Bresciano

Ivan Cambiolo

Francesco La Porta

Mario Mondino

Alessandro Paliddo

Barbara Penna

Tancredi Pistamiglio

Michele Privileggi

Stefano Rollero.

lunedì 12 maggio 2008

C'è un diritto a informare e ad essere informati! Raccontare quello che si vede documentandolo!


Ho sempre sostenuto il diritto di qualsiasi cittadino, di rivolgersi ad ogni sede appropriata ogni qual volta si sente diffamato.

Pertanto è giusto e doveroso che qualsiasi cittadino possa chiedere e ottenere il diritto di replica. "Il diritto di replica, vale per Schifani come per molti altri cittadini e movimenti spesso diffamati senza poter replicare."

Detto ciò, allego la dichiarazione Libera RAI, libera informazione dal Blog di Beppe Grillo, opinione che condivido, perchè Grillo appare libero da condizionamenti, da ingessature linguistiche, da calcoli di potere. Con i suoi "sberleffi" dice quello che molti pensano, ma che non hanno la possibilità, il coraggio, e anche gli adeguati mezzi espressivi di dire.

L'iniziativa di abolire il canone rai troverà un seguito di straordinaria partecipazione : nè di destra nè di sinistra del centro o dell'antipolitica: perchè oggi l'informazione del servizio pubblico pagata da noi, e piena di telefonate di politici e di grandi interessi che trasformano il giornalismo televisivo in "camerieri" portavoci dei poteri forti.

C'è bisogno di una televisione credibile, autonoma, pluralista, che viva di luce propria.



DAL BLOG:


A luglio consegnerò le firme per i referendum, ma prima lancerò un referendum operativo. Un referendum operativo si differenzia da quello legislativo perchè è di immediata esecuzione.
Il cittadino fa da sé. Proporrò la disdetta del canone alla RAI con le istruzioni, i partecipanti, i risultati in tempo reale.


La RAI se la paghino i politici, l’informazione televisiva è roba loro, i Riotta, i Mazza e i Saccà sono roba loro, il consiglio di amministrazione è roba loro, la pubblicità è roba loro.
Petruccioli in Confalonieri è roba loro.

Per far chiudere questa RAI non è necessario cambiare le leggi, è sufficiente non pagare più il pizzo.
Un solo canale, senza pubblicità, senza interferenze politiche, al servizio dell’informazione e dei cittadini. Un canale pubblico con un direttore come Marco Travaglio, per fare un esempio. Un canale di cultura, inchiesta.


Questo è quello che vorrei, non culi, tette, calcio e politici in prima, seconda e terza serata.Il controllo dell’informazione ha cambiato il Paese in peggio, una libera informazione può darci un nuovo Rinascimento.



Considerazioni finali:


La legge che istituisce il cosiddetto canone Rai, il Regio decreto-legge 2 febbraio 1938 n. 246, fu emanata dal Governo di Benito Mussolini per finanziare la macchina propagandistica del regime. All'epoca il televisore era stato recentemente inventato, ma in Italia non si sarebbe diffuso fino agli anni '50, quando iniziarono le prime regolari trasmissioni in VHF.

Questa legge prevede ancora oggi il pagamento del canone a chiunque sia in possesso di apparecchi "atti o adattabili" alla ricezione delle radiotrasmissioni.

A questo , critico la programmazione: dal mese di Giugno a Settembre, ( loro sono al mare, in vacanza, chi non arriva a fine mese e rimane a casa) non trova un programma decente con un minimo di approfondimento, trasmettono film stagionati, esaltano la cultura del cibo: in italia c'è un preoccupante fenomeno dell’obesità giovanile, infine la variegata fiera di vacuità, presonaggi, chiacchiere volutamente senza spessore culturale, notizie addomesticate specialmente nei diversi TG.

Salvo rarissime eccezioni ( Santoro, Ballarò, Report, Fazio) il resto è in-cultura, gossip, talk show, rotocalchi per illudere il pubblico sul come ottenere ricchezza e fama.... C'è poi lo spreco di denaro pubblico: quanto ci costa questa "caricatura d'azienda"?

mercoledì 7 maggio 2008

CIELI SU TORINO





Questa è uno delle opere danneggiate durante il nubifragio e conseguente allagamento del 13 Settembre 2008. La superficie si presentava con tracce consistenti di fango, il disfacimento della cromia…

Ha richiesto un intervento di restauro lungo e molto impegnativo: la pulitura, il consolidamento del supporto, la stuccatura delle lacune, la reintegrazione della parte gessosa, la ri-prefugurazione delle forme, sfumature acriliche e fissaggio.



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Spero di far cosa gradita nell'invitarVi alla lettura della sottostante motivazione che mi ha ispirato a comporre il quadro.


Un significato che non si sovrappone al senso più autentico della composizione, alla mia intima essenza artistica. Bisogna aprirsi all'opera d'arte come ad una sorta di esperienza mistica perchè susciti emozione...



L'opera: 'CIELI SU TORINO' sarà esposta nell'ambito della mostra collettiva organizzata dalla Associazione Artistico-culturale 'Armò-nia' di Settimo Torinese presso lo spazio espositivo; Chiesa della Antica Pieve, P.zza Alpini, Settimo Torinese ( addiacente alla Biblioteca Civica 'Gasti'.) dall' 28 Maggio al 2 Giugno 2008. (Appena disponibile pubblico brochure dell'evento).




La chiamavano la piccola Parigi. '.....E i flussi di vita che l'attraversano nelle strade simmetriche si riducono a sorde vibrazioni lungo le venature chiare che l'incrinano.'


Nei primi del 1700 Vittorio Amedeo II chiamò a Torino un giovane abate palermitano che aveva compiuto a Roma i suoi studi e la cui fama si diffuse in Europa: Filippo Juvarra.


Cresciuto alla scuola dell' arte barocca, l'abate architetto si era poi tuffato nelle forme classiche dei monumenti romani.Il nuovo architetto messinese riusciva a dare un nuovo assetto alla città. Città che di per se’ già stava mutando, incalzata dalla spinta dei tempi, dalle nuove strutture organizzative delle campagne e da quelle produttive, che determinavano un impellente bisogno di allargare i confini con grandi vie di comunicazione.

Molti nobili, legati alla corte e allo Stato con alte cariche lasciavano i castelli per prendere dimora in quella che veniva definita 'la piccola Parigi': Il fervore costruttivo si estese in eguale misura anche a filande, officine, cartiere, negozi, richiamando i primi immigrati : siciliani, sardi, e lombardi che abbandonavano la campagna per cercare a Torino lavoro e benessere.


Cominciava a nascere, con l'eco stravolgente della rivoluzione francese ,una dimensione torinese puramente barocca, meno sfarzosa, con lo scopo di stupire e suscitare meraviglia. Possiamo vedere la città attraverso la descrizione dei grandi viaggiatori del Settecento e del secolo Romantico: Ghoethe, ad esempio, ebbe a dire 'Torino è una delle più belle, oltre che delle più antiche città d'Europa'.


Altrettanto appassionati i sentimenti del poeta Alphones de Lamartine: 'Je ne me figurais pas une ville auissi belle que Turin....Plus j'avance, plus je vois d'autres villes, moins j'espére de retrouver jamais Turin'.

Dopo Vittorio Amedeo e i suoi successori fino all'alba del 1 Gennaio 1861, Torino nella sua 'charme', aumenta la sua prorompente teatralità, per le vie di Torino, nei ristoranti e nei caffè si vedevano deputati e senatori di quel primo parlamento italiano: Garibaldi, Verdi, Bixio, D'Azeglio, La Marmora, Crispi, Cadorna, e naturalmente Cavour.


Torino Capitale contava 186.000 abitanti. Si aprirono Ambasciate e Ministeri, ed ogni settore lavorativo ne risentì beneficamente: intanto continuava il cammino della rivoluzione industriale, e le nuove idee.

Ma presto avvenne quello che ai torinesi sembrò l'inizio della fine: la capitale trasportata a Firenze.

L'alto prezzo di questa rinuncia forse, permise all'identità dei torinesi di rimanere immutata. Qui sta forse il destino di Torino.

Una città che per rimanere nella storia non può fermarsi mai.

Si possono ricordare importanti traguardi che hanno accompagnato il cammino del suo progresso, fu ad esempio la prima città a realizzare l'illuminazione elettrica ed i grandi eventi mondiali: L'Esposizione Internazionale del 1884, con la creazione del Borgo del Valentino, nel 1911 con la grande Esposizione Universale, (a ridosso del borgo Medievale era sorta una vera e propria città, stupefacente ed eterogenea, ora liberty, ora arabeggiante, tutta stucchi, cupole, statue. (Un mondo incantato e affascinante, che rimase a lungo nella memoria.)


Da ricordare l'esposizione internazionale per il centenario dell'Unità d'Italia del Maggio 1961, fino alle recenti Olimpiadi invernali.


Torino si esprime rivoluzionando l'impostazione sabauda: in una discussione al 'caffè Burello' di Corso Vittorio angolo via Rattazzi, il 1 Luglio 1899 si trovavano alcuni amici; Giovanni Agnelli, Luigi Scarfiotti, Emanuele Bricherasio, Roberto Biscaretti di Ruffia, Michele Ceriana Mayneri, Alfonso Ferrero di Ventimiglia, Luigi Damevino, Carlo Racca.

Questi, accumunati da un forte spirito imprenditoriale, decidono di investire complessivamente ben ottocentomila lire per un progetto relativo ad una invenzione americana che, sfruttando l'energia termica di un motore alimentato a benzina, consentiva rapidi trasporti.

Esattamente dieci giorni dopo nasce la 'Fabbrica Italiana di Automobili di Torino', il cui atto costitutivo viene registrato presso il notaio Torretta di via Arsenale 6 a Torino.

Quello che succede successivamente è storia nota.......



E' un vero peccato....


Questa Torino del 2008 con il 'Grattacielo della Banca Intesa-Sanpaolo' progettato da Renzo Piano, sconvolge la Torino taurinorum, la città del barocco e liberty, rovinando le suggestioni degli antichi palazzi, vie e chiese, il suo aspetto esoterico, i suoi straordinari scorci visivi, la sua architettura.......

A Torino la costruzione di edifici di grande altezza ha riguardato casi sporadici : a parte l'edificio di Alessandro Antonelli, pensato come 'Tempio Israelitico' ma adibito poi a museo e chiamato Mole Antonelliana, diventato simbolo della torinesità, ( così come i 'toret', le piccole fontanine che un tempo dissetavano i passanti con un' ottima acqua proveniente da Balme).


Orgogliosamente oggi la Mole espone il Museo Nazionale del cinema.

Pensare che alla fine degli anni '70 l'Assessore Costa Magna adibiva a suo uso personale una 'tavernetta' nei locali sottostanti la Mole, invitava i suoi amici e conoscenti ad allegre bevute di buon vino...) Fu poi Diego Novelli a dargli lo sfratto.


Il primo vero grattacielo ( La torre Littoria di Piazza Castello) viene costruito a celebrazione dell'ammodernamento di Via Roma ( anni '30 ) dopo la devastazione e demolizione delle architetture barocche preesistenti, per ordine del Duce.

Ogni importante città doveve avere una via centrale per le parate delle camice nere! A questo si aggiunse la corposa speculazione di Assicurazioni, Banche, etc, operata già in nome della sicurezza ('via prostitute e mendicanti dal centro cittadino!').


Il tema grattacieli riemerse nel dopoguerra (1948) : l'edificio di via Santa Teresa, il Reposi, di via XX Settembre, il grattacielo di Piazza Solferino. Questi edifici rimasero per lungo tempo privi di legittimità, costruiti cioè senza licenza edilizia, a testimonianza del fatto che all'epoca le decisioni in quanto a forme, luoghi e quantità si rivelassero di competenza esclusiva degli operatori privati.


La voglia di 'modernità' con la costruzione in centro di grattacieli proseguì nel corso degli anni '50/'60. Torino in quel tempo, impegnata a fronteggiare le ondate migratorie che tutti conoscono, difficilmente si permetteva operazioni celebrative di virtù che non fossero direttamente legate alla produzione manifatturiera: così naque il grattacielo Lancia in Borgo San Paolo, quello della SIP in Corso Inghilterra, in restauro non per le esigenze dei cittadini bensi’ per diventare il Palazzo della Provincia, (ente che dovrebbe sparire!!!!) infine quello della RAI a Porta Susa, bello e ingombrante, nato per ragioni di visibilità aziendale, meno per quelle produttive, che rimase a lungo disabitato.


Questo indica che la realizzazione dei grattacieli ha rilevato nel tempo l'aspetto episodico, in ogni caso contrastante con l'impostazione architettonica della città, della sua 'forma urbis'.

Infatti la realizzazione del grattacielo di 180 metri di Renzo Piano sulla Spina 2 area centrale nella zona Ovest di Torino, rovinerebbe lo 'skyline' ottocentesco della Città, ben valorizzato dai giochi olimpici.Il secondo gigante in vetro e acciaio ( il nuovo Palazzo della Regione Piemonte) spunterà nel 2010 nella zona occupata dalla fiat lungo via Nizza, alto 155 metri progettato da Massimiliano Fukas.Secondo Guido Montanari, Storico urbanista, il problema non è la qualità del progetto di Piano, ma il contesto in cui si colloca.


Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologa Italiana, dice che il nuovo grattacielo rappresenterà l'emblema dell'insostenibilità ambientale applicata 'a scenari caratterizzati da bassa densità energetica'.

Le considerazioni del famoso architetto Piano possono essere affascinanti, come l’idea sulla multifunzionalità, ma chiunque visitasse il centro storico di Torino si renderebbe conto che quest'opera e' assolutamente fuori da ogni schema architettonico della citta', nonchè l'impatto panoramico a colpo d'occhio risulterà devastante.


Inoltre la cornice delle alpi e in primo piano la mole antonelliana, insieme al grattacielo saranno paragonabili ad una scarpa da cerimonia ed uno zoccolo.In definitiva per motivi di interesse economico (matrimonio bancario e la giunta del Sindaco Chiamparino) 'tutto si compie'!


Nella carrellata che ho trascritto, tratteggiata dagli eventi significativi della Città del Museo Egizio, di Don Bosco, dei Savoia, degli Agnelli, della Sindone, di Cesare Pavese, Gipo Farassino, Norberto Bobbio, Rita Levi di Montalcini, della Fiera del libro, e delle Olimpiadi. Ebbene basterà dunque recarsi al ponte Sassi dove Salgari consumò i suoi anni e alzare gli occhi al cielo per vedere il nuovo e trionfante grattacielo, tripudio della new economy, e per un attimo come in un gioco mentale, quella prospettiva annullerà il silenzio e l'insolito.....


Voglio terminare questa riflessione di presentazione della mia opera con un pensiero colto dal Blog di Adriano Celentano ( 'Cosa stà succedendo' www.celentano.it) : 'Ben venga quindi l'avvento della tecnica, poichè essa è un valore immenso per il progresso che deve andare avanti... Ma guai alla tecnica se il suo avanzamento va a minare le bellezze delle cose. E la bellezza delle cose è quella dell'arte impiegata nelle costruzioni del passato, che pur coi suoi cambiamenti, ha retto fino ai primi del '900.

Un ponte necessario che separi le due culture affinchè non si elidano, come purtroppo accade per oggi i brutali accostamenti fatti dai comuni irresponsabili.'

sabato 15 marzo 2008

CENSURA all'ARTE!


Succede a Caselle Torinese.. Ho dovuto ritirare dalla mia mostra personale l'installazione-provocazione: "Staremo tutti bene" (opera metafora e ironica, una provocazione artistica che racconta la diffidenza verso la casta dei partiti, alle frivole promesse negli slogan della campagna elettorale.) definita scomoda...bella democrazia...sempre meglio!


"Pressioni sulla titolare della caffetteria", ovviamente lanciate da ignoti...forse anche un pochino goffi e stupidi...ma comunque indizio di qualche idea di libertà !


(Costituzione della Repubblica Italiana: Art. 21.Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. )
Descrizione installazione: Un'urna elettorale da cui esce una mano che afferra ossa tricolori spolpate, quelle dei contribuenti italiani!



Un ringraziamento al pubblico, amici/che, artisti, giornalisti, appassionati, per l'inaugurazione della Mostra 'SEGNI' che continua ( nonostante tutto..) in Caffetteria 'I Portici' di Palazzo Mosca a Caselle Tororinese, fino al 29 Marzo.'....





Io so che l'arte ha sempre ampliato gli orizzonti del nostro vedere e della nostra coscienza. Sempre, nel passato e anche oggi. Anche se non può intervenire sulla storia e sulla vita, almeno può denunciare, puntualizzare. E mai come oggi l'arte è presente nello scrutare la realtà e nel denunciare abusi. Anche se troppo spesso questo suo ruolo, dagli animi semplici, viene interpretato come un deragliamento.......'(Pablo Neruda, Confesso che ho vissuto, Einaudi, Torino, 1998 - pag. 227)

martedì 4 marzo 2008

Ultime fatiche......

"Alone di significati astratti e di simbolo...." composizione plurimaterica, 60x60-2008

Immagini sospese, tempo, giorno/notte, cifre, misure, spazio, sfere, equilibri, mecaniche celesti, frammenti, tracciati, reperti, traettorie dell'esistenza, riflessi, caducità dell'ombra, percezioni, limite, parvenza: il tutto per saltare il confine tra arte-vita-tempo. Il tempo diventa artefice del mio discorso, il senso dell'impoderabile, del mistero, della verità inesplorata del nostro essere. Chiamiamo coscienza l'obiettivo da scoprire...



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"Maschere quotidiane", 40x50, collages-2008

Il calmo silenzio, fantasie esistenziali, la maschera nasconde l'immagine del sè, la maschera sulla maschera, quella che si ostenta in pubblico, per nascondere la tristezza, l'angoscia, l'alibi...
Ipocrisia di un sistema che si fonda essenzialmente su consumismo, l'indifferenza, l'impoverimento dello spirito, alchimie, incertezze, illusioni......Tra gli oggetti che fondono la composizione, vi è la convinzione di tutte le mistificazioni quale scenario del nostro vivere, del modo di recitare tra le rovine di un palcoscenico teatro della nostra esistenza.... Termino con l'aforismo di Guy Debord:
"Le idee migliorano. Il senso delle parole vi partecipa. Il plagio è necessario. Il progresso lo implica. Esso stringe dappresso la frase di un autore, si serve delle sue espressioni, cancella un’idea falsa, la sostituisce con l’idea giusta":



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"Piaceri d'artista composizione", 40x50-2008.

Simboli, materia balzante fuori dalla tavolozza, insieme di riciclata e dimenticata esistenza.....Un piacere estetico, che può nascere anche da questa provocatoria composizione astratta, perchè il praticare di manuale virtuoso, si unisce ad una scelta formale incentrata sul concetto di armonia interrotta...



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"Paesaggio dell'anima" 50x70 informale-2008

Una tela fortemente materica, anzi grondante di quella stessa materia, (spessi strati di pigmento pittorico) con una voluta accenuazione cromatica. Visione della notte con toni nero-blu, ( ad indicare il conflitto con le tenebre dell'errore e della solitudine angosciante) l'aureo bagliore, assonanza e dissonanza dell'orizzonte di cosmologiche dove tutto è filtrato attraverso il sentimento: l'alba del mondo, per la rinata speranza della vita dell'uomo.