domenica 30 dicembre 2012

Apriamo l'anno che sta per cominciare con speranze..


 


Siamo in mezzo a due correnti opposte che formano la cultura del mondo di oggi: la corrente che globalizza la nostra realtà e quella che conserva le nostre diversità, le nostre unicità, e irripetibilità.
Nessuno si libera da solo.
Nessuno libera un altro.
Ci si libera tutti insieme.


Buon Anno!!!

sabato 20 ottobre 2012

Giovanna Melandri e le contraddizioni di un Paese senza rigenerazione….



Il mio punto di vista....

La decisione del Ministro Ornaghi, di nominare presidente della Fondazione del Maxxi, il museo dell’arte contemporanea del XXI secolo, Giovanna Melandri è a dir poco sconvolgente…

Oggi come ieri (anche con il governo di tecnici in pratica un paravento ) i partiti continuano a mettere in pratica la logica spartitoria, il solito bieco esempio di lottizzazione e del tentativo di rimanere avvinghiati a tutti i costi con nomine su base di amicizie,

su consigli del padrino di turno, parentele, correnti.

La Melandri sapeva di essere rottamata o trombata (termine usato per indicare la non elezione ) alle prossime elezioni politiche, quindi si poneva un problema di poltrona, il problema è solo politico, le competenze sono inutili quisquilie….

Giovanna Melandri, da 18 anni in Parlamento , ex ministro per i Beni e le attività culturali nei due governi D’Alema nel 2001, ha avviato il cantiere del MAXXI, progetto ereditato dal precedente ministro dei Beni Culturali Veltroni, che ha contribuito alla scelta di Zaha Hadid, insieme all'allora Sovrintendente Sandra Pinto, come artefice del gigante del XXI secolo, senza riuscire a tagliarne il nastro il 28 maggio 2010.

Cosa dice la Melandri?
Anzi come giustifica e difende con i denti la sua nomina?
La signora Melandri, dichiara: il Maxxi è nato su mia iniziativa!! Ergo, il Maxxi è suo!!

Quali sono le credenziali della Melandri?
Quale selezione e curriculum fa la differenza?

Bisogna dire subito che la Melandri di arte contemporanea non capisce una mazza!!!

E’ laureata in economia e commercio, non si è mai occupata del mondo dell'arte e del management culturale, non ha mai svolto l'attività di curatore o senior curator o direttore artistico, non ha mai pubblicato scritti sul tema dell'arte.

Il buon senso vorrebbe alla guida di enti così importanti persone dotate di prestigio culturale e competenza in materia, giovani capaci e preparati con un curriculum nel mondo dell'arte contemporanea, giovani senza privilegi, con tanta gavetta, laureati col massimo dei voti, con tanta esperienza e merito in ricerca, che affrontano il mondo del lavoro intellettuale con vigore e determinazione.

Dimenticavo un tassello importante, questi giovani emigrano, vanno tutti all’estero dove le opportunità sono realtà….

venerdì 12 ottobre 2012

UN TESORO BUTTATO VIA



http://www.la7.it/piazzapulita/pvideo-stream?id=606081



Ieri sera a "PIAZZAPULITA" su L7. Vi invito a guardate con attenzione questo servizio, (ripreso la scorsa settimana) sullo stato di degrado di Pompei.

E’ vent'anni che sento sempre le stesse cose : milioni di euro dei contribuenti buttati per favorire il potente di turno, progetti mai realizzati ma finanziati, la politica affaristica, Ministero del Beni Culturali latitante con una gestione infame e arrogante, che non considera più la cultura come momento fondante della

dignità di un popolo.
Siamo allo sfascio totale, alimentato da un'arroganza politica senza pari che non si preoccupa di null'altro se non di se stessa!

Ricordo l’area archeologica di Pompei, è tra le più visitate al mondo con oltre 2,5 milioni di turisti l’anno.
Tanti paesi Europei, tutelano e valorizzando anche i loro piccoli tesori, che generano turismo e posti di lavoro.

In Italia invece si sprecano anche le risorse umane: archeologi, storici dell’arte e restauratori che hanno studiato con passione per anni si ritrovano quasi sempre sottoutilizzati, per decenni, con pochi soldi, in lavori precari.

martedì 25 settembre 2012

della XVI edizione del Premio di Scultura Cesare Pavese




Cari amici, di fronte al cupo affresco di miserie morali e di decadenza etico-politica  di questi tempi, l’arte e la cultura rappresentano ancora un punto di riferimento,  specie se il riferimento è legato alla straordinaria figura di Pavese,  scrittore, poeta, storico  sensibile del suo tempo, testimone del presente, accorto conservatore della cultura, di ambienti, ricercatore attento del nuovo nelle idee e nelle cose….

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Una significativa rivisitazione plastica dell'opera Pavesiana sarà presentata nell'ambito  della XVI edizione del Premio di Scultura Cesare Pavese con il seguente tema: “Luoghi, Personaggi e Miti Pavesiani”.

Edizione del premio nazionale dedicato allo scrittore di Santo Stefano Belbo.
 L'iniziativa, coordinata dal Prof. Luigi Gatti e Massimo Parodi, rispettivamente presidente Cepam e vicepresidente, raccoglie ogni anno ampi consensi da parte degli artisti, che indagano l'opera di Pavese estrapolandone nuovi stimoli, in un felice connubio tra letteratura e arte.

Gli scultori che partecipano  alla rassegna sono  provenienti da diverse regioni italiane e da diversi paesi stranieri, a testimonianza di come la poetica di Pavese continui a destare interesse non solo in ambito letterario, ma anche artistico, dove nelle diversificate accezioni di stile gli autori producono ripercorrono luoghi, miti e personaggi pavesiani.
L’edizione di quest’anno riserverà un omaggio allo sculture Franco Garelli con una personale.
Un’apposita Commissione, formata da noti artisti e critici d’arte, giudicherà insindacabilmente sull’attribuzione dei premi in palio.

Le opere rimarranno esposte dal 30 settembre al 28 ottobre 2012, giorno della premiazione fissata per le ore 15,00.
 Fondazione Cesare Pavese con sede nella casa natale dello scrittore.

Via Cesare Pavese, 20
12058 Santo Stefano Belbo (CN)
info: 0141/840990 - 844942
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LA LUNA E I FALO’

 32cm x  10cm - 2012
Scultura di Stefano Rollero
Questo lavoro è stato  realizzato con oggetti da recupero, scorie di bronzo saldate, legno e fibra di juta.

Mi sono ispirato al romanzo La luna e i falò.  In senso metaforico descrivo la rappresentazione del rapporto tra  il  messaggio etico e la forza d’animo..    La memoria e ricordi, tracce del passato ormai  fossilizzate in un ramo d’albero quale valore tautologico (discorso che per altro si traspone all’essere umano:
“quello che sei e quello che eri”
 La luna come simbolo delle stagioni e della solitudine, la perdita delle illusioni,  il coraggio e la forza di abbandonare la terra di origine con decisione slanciata e fuggente, come un’ala che si apre al vento..
 

martedì 21 agosto 2012

Anch'io voglio ricordare Emilio Salgari, il grande scrittore torinese, oggi avrebbe compiuto 150 anni!!!



La popolarità  di Salgari è legata ad una incredibile produzione romanzesca, con ottanta opere  distinte in vari cicli avventurosi, con altrettanti personaggi di successo immersi in contesti storici accurati (Sandokan, Yanez de Gomera e il Corsaro Nero), diventati poi i pilastri dell'immaginario collettivo giovanile di varie generazioni.
Salgari fa parte del silenzio e l’insolito di Torino.

I luoghi del silenzio sono tanti, ed è legato al suo vivere che si può fare la passeggiata più nostalgica, addirittura lungo le rive del Gange.

Il suo sogno comincia al ponte Sassi e finisce alla Madonna del Pilone, dove Salgari consumò i suoi ultimi anni, tormentato dai debiti e dalla fatica di scrivere …

Si stenta a credere che questo luogo lungo il Po così ordinato e sabaudo fosse la giungla di Tremal Naik …

venerdì 22 giugno 2012

“La mela nell’arte”









“La mela nell’arte”
 
Mostra di Pittura e scultura a Bubbio (At)

Da sabato 23 giugno a sabato 21 luglio 2012
INAUGURAZIONE: 23 Giugno alle ore 16
presso l’ex Chiesa dell’Annunziata (Confraternita dei Battuti). Un appuntamento organizzato dall’Associazione Artistica Nichelin Art Nuova, Patrocinio del Comune di Bubbio, Regione Piemonte, Comune di Nichelino.

Location: Ex Chiesa sconsacrata Annunziata, Via Roma angolo piazza del pallone.

Orari: dal martedì al venerdì 10/13 – 14,30/20, sabato 10,00/13,00

Come arrivare a Bubbio:  Da Milano e da Torino Prendere l’autostrada A21, uscire in direzione Asti Est, continuare sulla SS 231, prendere l’uscita in direzione della SP 456, attraversare il comune Canelli, continuare sulla SP 6 e seguire le indicazioni per Bubbio.

Ingresso libero

In esposizione i dipinti e le sculture di 24 artisti
Katia Allasia, Elvira Barcellona, Giulio Benedetti, Mirella Bonin Rolland, Simona Cellerino, Luigi Carboni, Carla Chiapusio, Mara Destefanis, Daniela Di Stolfo, Irene Ferrero, Erminia Gebbia, Assunta Iannone, Ilario Inglesi, Anna Maria Lamberti Pizzi, Elisa Mariazzi, Graziella Merante, Livio Moschietti, Rosangela Murro Catalano, Giuseppe Rovera, Pasquale Rignanese, Stefano Rollero, Pino Scarfò, Claudia Tafuni, Giovanni Tarussio.

Bubbio si trova in Provincia di Asti, nella singolare terra posta fra il Monferrato e le Langhe.
Il paese sorge su una terrazza rocciosa affacciata nel suo tratto più dirupato sul fiume Bormida e digradante dagli altri lati in campi e prati verso la valle dove lo “stradone” si biforca in direzione di Canelli.

AVVISO IMPORTANTE:
DAL 23 LUGLO AL 3 SETTEMBRE 2012 LA MOSTRA SI SPOSTA A MONASTERO BORMIDA ( A POCHI CHILOMETRI DA BUBBIO) presso IL CASTELLO MEDIOEVALE.


L’obiettivo di questa mostra uno solo : la pittura non la fanno solo le gallerie, i Musei che invitano i nomi famosi del mercato: la fanno ancora uomini con tavolozza, che hanno l’umiltà di scendere nelle strade, nelle campagne, nelle piazze e nei viottoli, a vedere gli antichi colori della creazione, i segni dell’uomo, le nuove ferite della modernità.
E propongono, con i loro segni e i loro colori, un nuovo modo di vederne il labirinto, il groviglio, assieme alle occasioni e alla potenzialità.

Al fondo l’obiettivo, la meta, sono sempre gli stessi: arrivare ad una vita più intensa, più bella , lasciando la morte dentro il suo vortice, dentro il gorgo che può ghermire l’uomo ma non sconfiggerlo: come Ercole nel Giardino delle Esperidi, come Adamo col suo lavoro quando, dopo la caduta, riprende a sollevare la vita, così come Atlante, con le sue spalle e la sua fatica quotidiana, tiene alto il mondo, che non precipiti nell’Ade. La vera immortalità dei pomi dorati o argentati , nei giardini del mito e del destino umano, è questa.

IN QUESTA MOSTRA ESPONO DUE LAVORI:
Titolo primo lavoro: “Suggestioni” (nella foto)
Acrilico, cartone- 65×52
In questo dipinto uso un linguaggio del passato, del simbolismo, un sottile insieme di allusioni del tempo che scorre, della sua sospensione, della mela argentata come presagio e allusione..
Titolo secondo lavoro: “Mele viste da Salvatore dei Greci”
30×40 olio su masonite.
Salvatore dei Greci è una frazione di Messina che si affaccia sullo stretto.
Una tela ricca di colore, un pensiero dal forte rimando naturale..

mercoledì 30 maggio 2012

catalogo ufficiale della 54° Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia






Grazie per la  numerosa presenza alla mostra tenuta presso la  Torre medioevale di Settimo Torinese, e per l’apprezzamento delle opere messe in  mostra.

A tal proposito mi preme segnalare un nuovo evento: la  “Seconda mostra di primavera”  in programma presso il Chiostro di Castiglione Torinese, il 9 e 10 giugno.
 Un appuntamento organizzato dall’associazione Artistica  Armònia.
  Due giorni all’insegna dell’arte in una cornice stuipenda.
 Il settecentesco Chiostro a ridosso della struttura Municipiale, ospita nei periodi estivi varie attività di intrattenimento culturale.

 Ricordo l’uscita  del catalogo ufficiale della 54° Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia “LO STATO DELL'ARTE” Editore ISTITUTO NAZIONALE DI CULTURA, a cura di Vittorio Sgarbi e  Ministero per i Beni e le Attività Culturali, 1260 pagine, 70,00 euro.
(A pag. 1002 la mia opera.)

Il volume si può trovare nel bookshop della Galleria di Arte Moderna di Torino, al Castello di Rivoli, nei concept store,  gallerie private, fondazioni,  sedi bancarie, art bar,  librerie di design, cultura,  moda.

 Grazie per l’attenzione, a presto, Stefano.

http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_1130614661.html

giovedì 10 maggio 2012

ARTE CONTEMPORANEA a SETTIMO TORINESE





“ARMONIARTE” di Settimo Torinese
Presenta: MOSTRA DI ARTE CONTEMPORANEA
                                   DAL 18 AL 22 MAGGIO 2012
                        Vernissage : 18 maggio ore 18

 
TORRE DEL PALAZZO COMUNALE- Piazza Vittorio Veneto, Settimo Torinese
 

ESPOSIZIONE ARTISTICA.
OPERE DI:
Bresciano Carla- Cambiolo Ivan- Carollo Stefania- La Porta Francesco-Mondino Mario-Oliveri Franca- Paliddo Alessandro- Penna Barbara-Privileggi Michele- Rollero Stefano

Dal Martedì al Venerdì 16/19
Sabato-Domenica dalle ore 10 alle 12
Dalle 16 alle 19.
Ingresso libero
free admittance



“L’esposizione artistica ” nella Città di Settimo Torinese continua ad essere un grande momento di godimento estetico, che merita di essere gustato a pieno, con la consapevolezza che Settimo Torinese è ormai, in grado di proporre al pubblico artisti di pregevole fattura.
Ad organizzare l'evento l’Associazione "Armònia" guidata dall'infaticabile Ivan Cambiolo.
  L’iniziativa, ha l’obiettivo di avvicinare i cittadini all'arte e dialogare con gli artisti. L’evento, di grande portata pratica ma anche simbolica, si svolgerà, nella incantevole cornice  della Torre Medioevale.



 Nota sulla location espositiva.

La torre è l’ultimo elemento superstite dell’antico castello signorile, gravemente danneggiato e forse distrutto durante le guerre franco-asburgiche del sedicesimo secolo.
Il castello e la torre ancora in piedi furono costruiti sul sito di un precedente fortilizio presumibilmente tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento di cui non si conservano tracce se non nelle fonti d’archivio.
Quali edifici comprendesse il castello e quale fosse il suo assetto planimetrico non è attualmente noto: tutte le ricostruzioni proposte sono frutto di congetture e come tali devono essere considerate.
Durante gli ultimi secoli del Medioevo, l’importanza del castello e del borgo fortificato di Settimo dipese dalla possibilità di controllarvi il tratto finale della strada di Lombardia, vale a dire della “via publica peregrinorum et mercatorum” (strada pubblica dei pellegrini e dei mercanti) che entrava in Torino dalla Porta Doranea o Porta Palatina.
Nella seconda metà dell’Ottocento, la torre fu trasformata in una sorta di residenza secondaria per iniziativa di una ricca famiglia torinese. A ovest dell’edificio storico venne costruito un palazzotto in stile gotico, secondo il gusto romantico dell’epoca. Un bel giardino con alberi secolari occupava tutta l’area del distrutto castello. La proprietà era chiamata “Villa Calma”.

mercoledì 18 aprile 2012

Stefano Rollero: Manifesti d'autore



"Manifesti d'autore" creati volontariamente dal sottoscritto e da alcuni amici artisti. 

Un'idea, un progetto, una singolarità di Paolo Ferro che ho subito accettato.
Come ben sapete il Movimento 5 Stelle rifiuta i rimborsi elettorali e si basa sull'autofinaziamento e non effettuerà nessuna campagna di affissioni a pagamento, così abbiamo creato questi "manifesti artistici" che potrete ammirare nella serata e che verranno affissi nella mattinata di sabato 14 aprile.

Non potremmo certo competere con partiti come il Pd o Pdl, lega o Sel ( con i loro prestigiosi mega- manifesti a pagamento) che svetteranno imperiosi da ogni spazio elettorale.......

Però è una straordinaria prova di stile, anzi di umiltà, infatti, il MoVimento si distingue da una abusata politica della propaganda, spesso praticata in campagna elettorale e poi sistematicamente abbandonata...

giovedì 12 aprile 2012

XIV Settimana della Cultura - 14/22 aprile 2012







Anche quest’anno il Ministero per i Beni e le Attività Culturali promuove “la Settimana della Cultura”, aprendo per nove giorni, gratuitamente, le porte di musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali su tutto il territorio nazionale.
L’iniziativa, nata per trasmettere l’amore per l’arte e la conoscenza dell’immenso patrimonio italiano, offre un ricco calendario di eventi, mostre, convegni, aperture straordinarie, laboratori didattici, visite guidate e concerti.
 Si rende così ancora più speciale l’esperienza di tutti i visitatori, grazie al coinvolgimento di molte Istituzioni pubbliche e private, per una partecipazione estesa e capillare.



 A Torino, la Fondazione Torino Musei propone sabato 14 aprile l’ingresso gratuito alla GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, al MAO Museo d’Arte Orientale e alla Rocca del Borgo Medievale.

martedì 27 marzo 2012

"Labirinti d'Arte di Torino Esposizioni"





Martedì 27 marzo 2012, alle ore 18.00, nel prestigioso spazio della  galleria “ViviArteViva” di Torino (Via Madonna delle Rose, 34) si inaugura:

 "Labirinti d'Arte di Torino Esposizioni"

L'esposizione della mostra si estenderà contemporaneamente presso la Biblioteca civica Dietrich Bonhoeffer di C.so Corsica 55 -10135 Torino, con appuntamento per Sabato 31 marzo alle ore 16,30

I ventisei artisti corrispondono ai nomi di:
 Corrado Aderucci, Luisa Adriano, Beniamino Benny Antonello, Susy Cagliero, Flavia Chiarotto, Alba D'Alphaos, Gemma Detti, Giorgio Di Gifico, Ermanno Eandi, Elvira Falcone, Reanta Ferrari, Anna Ferri, Lorenzo Lo Vermi, Mario Mafucci, Pier Domenico Magri, Nicola Mangino, Giuseppe Manolio, Giuseppina Marghetti, Nella Parigi, Giuseppe Pitruzzello, Stefano Rollero, Marco Scaletti, Vittoria Salati, Marilisa Serra, Gianni Sesia Della Merla, Santo Zoccolai, Loredana Zucca.


L’evento proporrà una panoramica eccezionale sulle più importanti tecniche artistiche : astrazione e figurazione, pittura e scultura, grafica e fotografia, si confrontano in questa mostra attraverso ricerche complesse che si intrecciano e consolidano nell'invenzione e nella differenza, cioè risultati visivi dissimili e risvolti emozionali diametralmente opposti si offrono in un percorso originale e raffinato, dando senso compiuto alla sperimentazione delle potenzialità dei linguaggi artistici contemporanei rinomate nell'ambito del padiglione Italia della Biennale di Venezia a Torino Esposizioni.


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L’alto profilo culturale di “ViviArteViva”  si rivelerà dunque una risorsa fondamentale per il pubblico sulle ultime tendenze dell’Arte.
Questo evento è una vetrina dedicata non solo al godimento estetico dell’oggetto, ma anche alla valutazione  delle opere.
Com'è nel costume della galleria, gli eventi culurali sono rivolti ad un pubblico molto più vasto di quello degli intenditori e collezzionisti d'arte, un tentativo di spiegare l'arte moderna anche a chi si approccia ad essa con diffidenza.
La galleria collabora inoltre con musei, istituzioni e spazi pubblici, nazionali ed internazionali e partecipa alle maggiori fiere internazionali d'arte contemporanea.




   
Coordinate della mostra:

Curatrice e Direttore dell’evento artistico Mirandolina (Lina Marando)
Sede: Galleria ViviArteViva
Via Madonna delle Rose 34/c Torino
Durata. dal 27 marzo al 12 aprile 2012
2 appuntamento: Biblioteca civica Dietrich Bonhoeffer di C.so Corsica 55 -10135 Torino, con appuntamento per Sabato 31 marzo alle ore 16,30

Catalogo in galleria
Orario: dal lunedi al Sabato ore 16.00 - 19.00
Ingresso libero
Info Cell. 347/9453075 Tel.Fax 0113114769
 E-mail viviarteviva@libero.it
Sito internet: http://www.viviarteviva.it

venerdì 24 febbraio 2012

Sai chi era Ipazia? Una donna dalla storia infinita, scoprila a Caselle da 2 al 18 marzo 2012.





COMUNE DI CASELLE T.SE
ASSESSORATO ALLA CULTURA
organizza
(nei nuovi locali di via Basilio Bona)

INCONTRO D'ARTE E CONVEGNO SU IPAZIA D'ALESSANDRIA
(sapiente filosofa, astronoma, matematica e poetessa del IV secolo d.C.)


Una considerazione della filosofa vista come martire della libertà di pensiero e come fulgido esempio dell’emancipazione femminile, in altre parole è stata la prima donna emancipata nella storia dell'umanità.

Mostra d'arte in esposizione dal 2 al 18 marzo 2012  con orario visite dalle ore 16,00 alle 19,30.
Ingresso libero

INAUGURAZIONE MOSTRA : venerdì 2 marzo alle ore 17,30 con introduzione dell'Assessore Luca Baracco e relazione critica di Valeria Massa e Antonio Zappia.
La mostra proseguirà fino a domenica 18 dello stesso mese.

Espongono: Paolo Abatecola, Quinto Airola, Ben Alfa, Giulio Benedetti, Alberto Bongini, Ivan Cambiolo, Antonio Cannata, Stefania Carollo, Carla Bresciano, Albino Cavaliere, Antonio Favara, Piero Feroglia, Ornella Frola, Rosa Gattuso, Mimmo La Grotteria, Bruna Giovannini, Roberto Giulietti, Antonella Guarneri, Attilio Lauricella, Francesco La Porta, Lorenzo Lo Verni, Francesca Mancuso, Bruno Mantovani, Serafina Marranghino, Lucia Micozzi, Salvatore Martinico, Mirandolina, Mario Mondino, Domenico Musci, Silvio Musto, Franca Valeria Oliveri, Esterina Pereno, Marcello Pisano, Sara Grazio, Salvatore Piazza, Alessandro Paliddo, Michele Privileggi, Maurizio Rivetti, Mario Rizzato, Giovanni Rodaro, Stefano Rollero, Rosato Gerardo, Giusy Romano, Ada Sgrò Falconbello, Claudio Zanni, Rosalia Zutta, Barbara Penna e Ernesto Cosenza per la fotografia.


VENERDI' 16 MARZO, ORE 20,45 CONVEGNO SU IPAZIA E IL CRISTIANESIMO DELLE ORIGINI
Interverranno: Don Ermis Segatti - Direttore dell'Ufficio Cultura dell'Arcidiocesi di Torino
Il Pastore Giuseppe Platone della chiesa valdese di Milano
La Dott.ssa Gemma Beretta, autrice di un importante libro sulla filosofa
La Dott.ssa Anna Iaccheo - appassionata studiosa di Ipazia
La Dott.sa Valeria Massa - attenta studiosa delle tematiche femminili
L'assessore Baracco accoglierà gli illustri ospiti
Coordina il convegno Antonio Zappia

CHI ERA "IPAZIA".
"Ad Alessandria d'Egitto, c'era una donna chiamata Ipazia, figlia del filosofo Teone, madre natura la dotò, oltre della sua straordinaria intelligenza, di una incomparabile e incantevole  bellezza, ottenne tantissimi successi nella letteratura e nella scienza da superare di gran lunga tutti i filosofi del suo tempo. Provenendo dalla scuola di Platone e di Plotino, lei spiegò i principi della filosofia ai suoi uditori, molti dei quali venivano da lontano per ascoltare le sue lezioni.
Facendo conto sulla padronanza di sé e sulla facilità di modi che aveva acquisito in conseguenza dello sviluppo della sua mente, non raramente apparve in pubblico o davanti ai magistrati.
Né lei si sentì confusa nell'andare ad una riunione di uomini. Tutti gli uomini, tenendo conto della sua dignità straordinaria e della sua virtù, l'ammiravano di più.
Fu vittima della gelosia politica che a quel tempo prevaleva. Dopo la morte del vescovo Teofilo, la cattedra vescovile fu occupata, nel 412, da suo nipote Cirillo, di idee fondamentaliste, specie contro i novaziani e i giudei, e che venne subito in urto col prefetto di quel tempo, il romano Oreste.
Cirillo, che mal sopportava la predicazione pagana di Ipazia, divenuta ad Alessandria la rappresentante più qualificata della filosofia ellenica, si convinse che l'ostacolo maggiore alla risoluzione della controversia fosse proprio lei.
Pur non dando un espresso ordine, egli istigò il gruppo fanatico di monaci parabolani ed eremiti della Tebaide guidati da Pietro il Lettore a togliere di mezzo Ipazia.
E così, dopo averla trascinata fino alla chiesa che prendeva il nome da Cesario, quasi volessero compiere una sorta di sacrificio umano, prima Pietro con una mazza ferrata, poi gli altri monaci con pugnali fatti di conchiglie, massacrarono il corpo di Ipazia e lo bruciarono. Era l'anno 415, il IV dell'episcopato di Cirillo.
Gli assassini rimasero impuniti. Oreste il prefetto chiese un'inchiesta; Costantinopoli non poté non concederla, e mandò ad Alessandria un tale Edesio, il quale non fece nulla, poiché si lasciò corrompere da Cirillo.
Oreste ottenne soltanto dei provvedimenti per arginare l'ingerenza politica dei vescovi nei poteri civili. Cirillo in seguito verrà addirittura santificato come esempio di sicura ortodossia.
Fu Damascio, filosofo neoplatonico (480/prima metà del sec.VI a.C.), quinto successore di Proclo nello scolarcato dell'Accademia, che per primo, nella Vita di Isidoro, incolpò Cirillo del delitto, arrivando addirittura a dire che prima di ucciderla le strapparono gli occhi dalle orbite.
Nella Storia ecclesiastica dell'ariano Filostorgio, nato circa il 368 d.C. e dunque contemporaneo dei fatti narrati, si arriva a sostenere che l'assassinio non era opera di una amorfa folla fanatica, ma di quel clero cristiano che, ad Alessandria in modo particolare, voleva spadroneggiare su tutti.

Ipazia viene ricordata, ancora oggi, come la prima matematica della storia, anzi, fu la sola matematica per più di un millennio: per trovarne altre, da Maria Agnesi a Sophie Germain, bisognerà attendere il Settecento. Ipazia fu anche l'inventrice dell'astrolabio, del planisfero e dell'idroscopio.

Info: Ufficio Cultura di Caselle: 011.9964182


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In English, who was Hypatia?

Hypatia was the daughter of Theon of Alexandria who was a teacher of mathematics with the Museum of Alexandria in Egypt. A center of Greek intellectual and cultural life, the Museum included many independent schools and the great library of Alexandria.

Hypatia studied with her father, and with many others including Plutarch the Younger. She herself taught at the Neoplatonist school of philosophy. She became the salaried director of this school in 400. She probably wrote on mathematics, astronomy and philosophy, including about the motions of the planets, about number theory and about conic sections.

Hypatia corresponded with and hosted scholars from others cities. Synesius, Bishop of Ptolemais, was one of her correspondents and he visited her frequently. Hypatia was a popular lecturer, drawing students from many parts of the empire.

From the little historical information about Hypatia that survives, it appears that she invented the plane astrolabe, the graduated brass hydrometer and the hydroscope, with Synesius of Greece, who was her student and later colleague.

Hypatia dressed in the clothing of a scholar or teacher, rather than in women's clothing. She moved about freely, driving her own chariot, contrary to the norm for women's public behavior. She exerted considerable political influence in the city.

Orestes, the governor of Alexandria, like Hypatia, was a pagan (non-Christian). Orestes was an adversary of the new Christian bishop, Cyril, a future saint. Orestes, according to the contemporary accounts, objected to Cyril expelling the Jews from the city, and was murdered by Christian monks for his opposition.

Cyril probably objected to Hypatia on a number of counts: She represented heretical teachings, including experimental science and pagan religion. She was an associate of Orestes. And she was a woman who didn't know her place. Cyril's preaching against Hypatia is said to have been what incited a mob led by fanatical Christian monks in 415 to attack Hypatia as she drove her chariot through Alexandria. They dragged her from her chariot and, according to accounts from that time, stripped her, killed her, stripped her flesh from her bones, scattered her body parts through the streets, and burned some remaining parts of her body in the library of Caesareum.

Hypatia's students fled to Athens, where the study of mathematics flourished after that. The Neoplatonic school she headed continued in Alexandria until the Arabs invaded in 642.

When the library of Alexandria was burned by the Arab conquerors, used as fuel for baths, the works of Hypatia were destroyed. We know her writings today through the works of others who quoted her -- even if unfavorably -- and a few letters written to her by contemporaries.


http://www.wikieventi.it/torino/evento.php?id_evento=2126&evento=INCONTRO_DARTE_E_CONVEGNO_SU_IPAZIA_DALESSANDRIA


sabato 4 febbraio 2012

3 Febbraio 2012, Biennale di Venezia a Torino.

Vittorio Sgarbi curatore del Padiglione Italia della 54° Biennale di Venezia visita la mia installazione




Vittorio Sgarbi curatore del Padiglione Italia della 54° Biennale di Venezia nella visita ai padiglioni, accompagna il  Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota 


Il maestro Attiglio Lauricella, Antonio Zappia
Vittorio Sgarbi curatore del Padiglione Italia della 54° Biennale di Venezia nella visita ai padiglioni, accompagna il  Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota  illutra sommariamente alcune opere.

Rivolgendosi a una sala gremita di fans e di un pubblico sostenuto ribadisce che è l'atto conclusivo della sua Biennale tra la laguna e le varie sedi regionali, omaggio alla città capitale dei 150 anni dell'Unità  ed aggiunge che, quella del Padiglione Italia di Torino, è una esposizione di centinaia di artisti che in qualche modo rappresenta lo spirito dei tempi ed elude le dinamiche curatoriali e funzionali per il mercato dell'arte e non al gusto estetico ed elogia l'installazione "Good Bye Alitalia" dichiarando che l'avrebbe chiamata urlo di dolore dell'Aliatalia"

Dal settimanale "IL CANAVESE" del 15 febbraio 2012



http://www.notiziefoto.it/S.2571,web,del%203%20Febb.2012,Biennale%20con%20Sgarbi%20e%20Cota/pages/S2571_022_1237.htm