lunedì 29 marzo 2010

NOI ITALIANI SENZA MEMORIA






Tra il 1931 e il 1937 venne realizzato l’imponente rimaneggiamento e rifacimento di via Roma, (situata tra le Piazze Castello e S.Carlo) l’antica Via Nuova realizzata tra il Cinquecento e il Seicento quale asse portante della città Barocca in formazione negli stessi anni.

Il progetto , che seguiva uno stile fascista nazionale, affondava le sue radici nei temi della romanità e classicità, facendosi scempio di tutto lo splendido equilibrio armonico e architettonico del Barocco presente, in cui venivano utilizzati materiali del tutto diversi.

Furono tagliate le colonne originali dove poggiavano gli archi e sostituite con marmo nero.
Nello stesso periodo, le ragioni del regime imposero la costruzione della torre littoria cittadina, ovvero il “grattacielo” , che si contrapponesse all’immagine barocca di piazza del Castello, segno inequivocabile all’interno della città stessa.

La torre suscitava in quel periodo un grande entusiasmo; essa diventava un nuovo simbolo della Torino moderna e fascista, in contrapposizione alla Mole Antonelliana, “specchio del modernismo del basso ottocento” .

Dopo questi brevi cenni storico-architettonici , sono qui a proporre umilmente di investire parte delle risorse per celebrare il 150° dell’unità nazionale nella maniera migliore impiegandole per riportare alle origini Sabaude i portici tra Piazza Castello e Piazza S. Carlo.

Inutile far notare che i finanziamenti destinati per l’evento a livello Nazionale sono quasi di 3 miliardi e mezzo...

vedi Blog:http://noiitalianisenzamemoria.blogspot.com/2010/03/150-anniversario-dellunita-ditalianon.html

1 commento:

L'arte, l'artista. ha detto...

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