martedì 16 marzo 2010

A Torino nasce il Museo della Magia





L’idea è del trasformista Arturo Brachetti, torinese, che ambisce a emulare le analoghe realtà esistenti a Parigi, Los Angeles e Blois.



L’attore-illusionista ha già ottenuto la disponibilità dei finanziamenti dalla presidente della Regione Piemonte e dell’area dal sindaco di Torino Sergio Chiamparino.

Il progetto prevede la trasformazione in teatrino di una chiesa sconsacrata nel centro della città, la realizzazione di un vero e proprio museo nelle relative sacrestie, e l’utilizzo del giardino attualmente abbandonato che circonda la costruzione con l’installazione di un treno a vapore e di una struttura tipo tendone circolare da circo per gli spettacoli estivi all’aperto.
La gestione sarà affidata al Circolo degli Amici della Magia.



Per la Presidente (uscente) della Regione Piemonte Bresso, che ha voluto la conferenza stampa di presentazione nella sede del suo comitato elettorale, si tratta di “un’iniziativa originale, molto attraente, frizzante e soprattutto facilmente realizzabile”. Se rieletta, la presidente intende farla partire entro i primi cento giorni del nuovo mandato.


CONSIDERAZIONI

Dopo la crisi industriale degli anni Novanta, Torino si è “reinventata” città della cultura. Rinnovando Musei, riaprendone di chiusi come la GAM ed altri ancora costruiti ex novo.

Torino dopo i giochi olimpici invernali del 2006 ha funzionato da vetrina, dimostrandosi ospitale e accogliente per gli stranieri, ma dimenticandosi che per “scattare in avanti” è necessario produrre cultura e intensità creativa.

Sembra assurdo che una ex-chiesa, con una sua architettura particolare, venga adibita a “teatrino e museo” del magico, ad attività futili e comiche e che il volume di un edificio sacro non sia neanche adatto a queste attivita', che ad esempio richiedono stanze multiple e riscaldamento continuo d'inverno.

Penso che, trasformare una ex-chiesa in spazio per l’arte, sarebbe stata una soluzione dignitosa per gli artisti della Provincia che non hanno alcun spazio a Torino.

Purtroppo ci sono decisioni, come questa, maturata dall’egocentrismo di fondo della “zarina” Bresso, che diventa "spot elettorale" e spendibile per l’istituzione…

Ovviamente ai cittadini non è dato sapere su quale esigenza si basi “l’iniziativa originale e molto frizzante” della magia bianca e nera.

Come un comitato d’affari, discutono e tramano di spazi, finanziamenti e poltrone in luoghi segreti, alla gente non resta che prenderne atto....

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