domenica 8 novembre 2009

20 anni dalla caduta del Muro : L’uomo che ha cambiato la storia…




“La storia non si fa in un giorno e una data precisa non potrei indicarla.
Il crollo del Muro di Berlino, in effetti, fu solo l’atto finale, il culmine di un processo che andava avanti da tanto tempo." (Mikhail Gorbaciov).


il Muro di Berlino crolla e sancisce la fine di un’epoca non solo per la Germania, ma anche per l’Europa e il mondo intero.
La fine della guerra fredda, un nuovo vento di cambiamento, la caduta dei regimi.


(Collages giornale e cartoline originali, 50x80 1990).


Il collage rappresenta la svolta:
dal rosso delle bandiere e dei drappi che fungevano da coreografia e addobbavano ogni luogo, che nell'immaginario collettivo veniva enfatizzato al culto comunista, al rosso del logo della CocaCola, metafora, emblema del consumismo capitalista.

Passare dal rigido sistema dello stato socialista ( la CocaCola veniva dichiarata il sintomo della decadenza statunitense) , alla leggenda della americanissima multinazionale “The Coca Cola Company”, il mito dell'immaginario collettivo.

Questo per rimarcare che la globalizzazione, ha travolto tutte le barriere e le ideologie che intralciano la formazione di un unico mercato mondiale, e la sua espansione.

Nel 1990 a Mosca, la prima e visibile "pubblicità" sparsa per tutta la città, su immensi cartelloni, bus, ristoranti, metropolitana ecc..era il logo della Coca-Cola.


Il 15 marzo del 1990 il Congresso dei rappresentanti del popolo dell'URSS (il primo parlamento costituito sulla base di libere elezioni nella storia del Paese) elegge Gorbaciov ( rappresentante della nuova generazione)
presidente dell'Unione Sovietica.

L'articolo riporta il primo discorso di Gorbaciov (23 Marzo 1990) che sucessivamente nomina Presidente del Praesidium del Soviet Supremo della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa, Boris Eltsin e Ministro degli Esteri Shevardnadze.

Il 15 ottobre dello stesso anno, grazie alla sua fama di riformatore e leader politico mondiale, nonché al contributo fatto per cambiare in meglio le sorti della guerra fredda, gli viene assegnato il Premio Nobel per la Pace.


Mi ero fatto spedire da una amica di Mosca, una copia del quotidiano "CObetckar Poccnr" (Notizie Sovietiche) quotidiano politico dell' URSS, più importante della "Pravda."


Un pò ingiallito, ma dà un certo brivido alla memoria vedere un giornale originale dell'epoca, che riporta in prima pagina la foto ed il discorso di Mikhail Gorbaciov nella grandiosa (e lugubre) sala delle cerimonie del Cremlino, (con ancora la vecchia nomenklatura del Politbjurò) che segnato la svolta epocale del secolo passato, quattro mesi prima, grazie a lui era crollato il muro di Berlino.


Gia nel 1985 quando fu eletto segretario del PCUS identificò una nuova attitudine a non celare le difficoltà, a discutere liberamente "in modo trasparente" di qui la "perestrojka" e "glasnost" cioè: introdurre trasparenza nel dibattito politico e nella società civile Sovietica, ed il tentativo di ricostruire lo Stato (c'era la convinzione che il sistema sovietico non fosse riformabile).


La rivoluzione di Gorbaciov cominciò da quella che, ancora oggi, rappresenta la maggiore acquisizione dall'epoca di Stalin, ovvero la libertà di espressione.

Diventava perciò possibile avere ragione sul Partito, la cui parola cessava di essere verità assoluta.

La censura centralizzata iniziò ad indebolirsi, per ridurre il suo ruolo al controllo delle informazioni sui segreti di stato.

A partire dal 1990 venne permessa anche la critica su Lenin.
Questa trasparenza non aveva però portato a miglioramenti concreti delle condizioni di vita.

Dal punto di vista economico infatti, gli anni della gestione Gorbaciov furono disastrosi: il livello di vita dei sovietici è andato sempre peggiorando, togliendo credibilità agli occhi della popolazione alle numerose riforme economiche ed al nuovo dispositivo giuridico.

La perestrojka sconvolse un'economia basata su coercizione e corruzione, inoltre la mancata creazione di istituzioni giuridiche affidabili che fossero in grado di garantire il diritto di proprietà e la stipulazione di contratti regolari, che assicurassero la soluzione di contenziosi e l'esecuzione delle decisioni, impedivano l'instaurazione del libero mercato.

La fine dell’Unione Sovietica e dei paesi satelliti è poi storia, quella dei due tentativi di golpe, Gorbaciov (nel frattempo sequestrato nella sua dacia in Crimea), dallo smantellamento di Eltisn, a Vladimir Putin, oggi, impegnato in un'ombrosa e ambigua operazione per ridare credibilità e un nuovo ruolo internazionale alla Russia.


vedi anche: galleria n°17 FESTIVAL MONDIALE DELLA GIOVENTU' e DEGLI STUDENTI DI BERLINO EST.

http://www.artmajeur.com/catanquader




http://www.facebook.com/album.php?aid=59068&id=637242751&saved#/album.php?aid=59068&id=637242751

1 commento:

L'arte, l'artista. ha detto...

Dobbiamo imparare dalla storia...

E' vero, oggi come allora ci sono nuovi muri, quelli della paura, della fame e della miseria, del razzismo, dello squilibrio nella distribuzione delle ricchezze...

Ci sono muri ideologici che ci impediscono di guardare oltre e di far arrivare la voce...

C'era oppressione del muro nella DDR, c'è l'oppressione e la sfiducia nel futuro in tutta la società di oggi...