venerdì 12 novembre 2010

Porte chiuse luci accese sulla cultura




Scatta oggi una mobilitazione senza precedenti, una protesta mai tentata prima, con musei, biblioteche, siti archeologici, luoghi di spettacolo in tutta Italia che chiudono i battenti.

Una risposta al Ministro Tremonti per la sua affermazione: “La cultura non si mangia".

Quella dichiarazione si è concretizzata con una manovra finanziaria del Governo che già a partire dal prossimo anno prevede tagli diretti al Ministero per i Beni e le Attività culturali, circa 280milioni per Musei e siti archeologici.

Ma dove si fermano i tagli di Tremonti?
Anzi, dove vengono immesse gigantesche risorse di denaro pubblico?
Nell’acquisto di 131 bombardieri F35 per un costo totale di 14 MILIARDI DI EURO!!
Una scelta sbagliata e incompatibile con la situazione sociale del paese.
Per le spese militari si trovano sempre le somme e le banche centrali non fanno problemi, e neppure la corte dei conti UE nell’aumento poderoso del debito pubblico Italiano !
Un costo, quello delle armi, che potrebbe essere trasformato in sostegno a politiche sociali, alla ricerca, alla cultura che potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova stagione di ideali e di speranze..





Rispetto a questa decisione, che non prevede cortei o serrate collettive ma momenti di confronto diretto con i cittadini, a Torino per decisione dell’assessore alla cultura sono previste le seguenti mobilitazioni: apertura gratuita dei musei gestiti dalla Fondazione Torino Musei, dei musei del Cinema, di Scienze Naturali e della Montagna, apertura normale - informando il pubblico attraverso la distribuzione di materiale informativo - dei musei della Resistenza, della Frutta, di Anatomia, Lombroso, Pietro Micca e A come Ambiente e dei teatri Regio e Stabile, Casa Teatro ragazzi e dell'Unione Musicale, chiusura al pubblico della Fondazione Vera Nocentini, dell'Istituto Gramsci e Istituto Salvemini) con l'eccezione delle biblioteche che rimarranno aperte e svolgeranno opera di informazione e sensibilizzazione nei confronti degli utenti.

Nessun commento: