venerdì 19 novembre 2010

C'ERA UNA VOLTA “VILLA REMMERT”



Villa Remmert di Ciriè, la «capitale della cultura»? Conclusa la «stagione» delle esposizioni antologiche, il prestigioso spazio cittadino è chiuso da due anni ai visitatori. ...

Titolo di un articolo del più importante settimanale della Provincia :“IL CANAVESE” di Mercoledì 17 Novembre.

Ospita un confronto fra vari soggetti presenti sul territorio, esponenti della società civile, dell’arte, rappresentanti di associazioni e circoli culturali.

Un esile filo di speranza arriva dall’assessore alla cultura del Comune di Ciriè Paolo Ballesio, che afferma: “in primavera spero di comunicare importanti novità -aggiunge- sono fiducioso sulla possibilità che si sblocchino certe risorse.” L’intenzione non palesata dell’assessore sarebbe quella di realizzare una mostra nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Il 31 Gennaio 2007, con numerosi amici artisti avevamo "occupato simbolicamente" la villa per chiedere di usufruire di appositi spazi.
Villa Remmert ( che non deve essere percepita come un’istituzione elitaria) poteva offrire opportunità espositive: tra i diversi eventi della Fondazione Re-Rebaudengo, si potevano inserire mostre di artisti territoriali, legati ad un’ associazione artistica o gruppo.

A seguito dell’occupazione, si era svolto un convegno a Ciriè, per un confronto, con i vari assessori alla cultura del territorio.
L'obiettivo era quello di vedere gli Enti non più confinati e chiusi ai progetti ma soggetti in grado di costruire risorse e offerte, una sorta di “osservatorio della cultura”; non c'è mai stato un seguito!
Nella complessità di tutte queste questioni, sono convinto che manchino idee per arrivare ad una consapevolezza del ruolo che l’arte e turismo possono svolgere.

Cmq, stufo di polemizzare, mi arrendo perché conosco la realtà in cui vivo....

I grandi progetti sono importanti per il divenire della“Città Charme”, ma è difficile immaginare un futuro se non si recupera e non si valorizza una cultura delle piccole cose, che costituiscono quel tessuto connettivo che assicura la tenuta sociale di tutto il territorio.

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