sabato 8 febbraio 2014

Oggetti della memoria









Nella storica Caffetteria “I PORTICI” via Torino, sotto i portici di Palazzo Mosca a Caselle Torinese, troverete esposto un vecchio “giogo in legno” con ferri originali, conserva ancora finimenti decorativi intarsiati artigianalmente a mano, quindi ogni pezzo è simile ma mai uguale questo rende davvero ogni oggetto unico. (Risale probabilmente alla fine dell'ottocento o ai primi del novecento.)

Un lavoro di restauro durato a lungo, causa la patina del tempo dovuta al suo lungo inutilizzo, il tarlo, la ruggine.

La diffusione di una semplice innovazione all'inizio del Medioevo,” il giogo”, ebbe un forte impatto anche nei secoli successivi.

Il giogo, fu un dispositivo importato dall'Asia, si tratta di un attrezzo in legno, con accessori in metallo cuoio e corda, in forma di barra trasversale sagomata (giogo propriamente detto) o di collare, entrambi applicati al collo degli animali.

L'attrezzo permette di scaricare attraverso il tronco dell'animale, la forza di trazione esercitata dalle zampe e trainare un carro o un aratro.

P.S.
Alcune riflessioni sulla realtà della nostra nazione suggeriscono delle similitudini, seppur poco riverenti, con il “giogo” cioè quello di sottolineare in chiave metaforica il rapporto di causa – effetto tra gli atteggiamenti lucrosi e machiavellici dei nostri politici governativi e lo stato di sofferenza e abbandono della realtà socio-economica in cui versa la nazione a causa delle loro egoistiche decisioni, intrighi e ghigliottine: l’Italia è oggi “trainata” da ognuno di noi.

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