venerdì 22 aprile 2011

«Bisogna sempre osare la speranza»




«Bisogna sempre osare la speranza», si legge nella parte conclusiva del libro, "Cosi in terra, come in cielo" di don Andrea Gallo fondatore della "Comunità di San Benedetto al Porto di Genova."
Don Gallo cerca l'efficacia storica del messaggio evangelico e impasta le sue mani e cuore nelle realtà più dolorose, lavorando senza risparmiarsi affinché questa terra diventi cielo...
Aggiunge:
La Risurrezione porti “significati” nuovi alla Chiesa.
Essere cristiani e non nostalgici del passato, ma comunità del presente, che celebra una presenza viva e personale.
Dio Amore fa nuovo il vecchio: nasce l’Uomo nuovo.
Buona Pasqua a tutti.

venerdì 1 aprile 2011

“PASSIONE ITALIA”

Il Centro Culturale Artistico "Carlin Bergoglio"

Città di Cuorgnè

presentano:

"INCONTRO D'ARTISTI" emozioni a confronto

Mostra collettiva di pittura, scultura, installazioni.
da Sabato 2 Aprile a Domenica 10 - 2011

Inaugurazione Sabato 2 Aprile ore 18
Orari: 15/19- Sab.Dom: 10-12/15-19

Sala espositiva della ex Manifattura di Cuorgnè sede del Museo Archeologico del Canavese, Via Ivrea 100 (Imponente cotonificio ottocentesco restaurato recentemente e divenuto sede del Museo Archeologico del Canavese.

Rivisitazione in chiave moderna, luogo di memoria del lavoro di tessitura trasformato in sublime spazio espositivo per l'arte contemporanea.)
La mostra comprende opere ispirate al 150° anniversario dell’unità d’Italia.

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“PASSIONE ITALIA”
Installazione/scultura 2011- Stefano Rollero

Penso che lo sguardo dell’arte sia al tempo stesso critico, etico e di
immaginazione.
Questo significa analizzare le situazioni criticamente, confrontarsi in modo
etico con gli altri, soprattutto oggi in cui l’Italia deve fare i conti con
una fase di declino culturale ed economico.

A proposito di ciò, la mia installazione è costruita con materiali riciclati,
oggetti di uso comune, libri e la saggina, volutamente ruvidi e grezzi.

Il significato dell'opera emerme dalla prorompente volontà di testimoniare la
nostra realtà: il patrimonio culturale raccolto negli ultimi 150 anni di un
paese straordinariamente ricco come l’Italia di beni quali musei, biblioteche,
siti archeologici, monumenti, eventi artistici e spettacoli di teatro e musica,
rischia di soccombere inevitabilmente.Piuttosto che svilupparsi come una grande
pianta, si ferma e secca trasformandosi in saggina….

Uno società di questo genere rischia la deriva, in quanto priva nel tempo di
introspezione, etica, prospettiva, memoria storica e soprattutto autocritica.
Il messaggio è quello di credere nel valore assoluto della conoscenza, nell’
importanza della memoria storica, nella necessità di preservare e studiare il
patrimonio; chi affossa la Scuola e l’Università, chi limita la capacità di
espressione e chi taglia i fondi alla cultura, mina alla base la stabilità e
alla continuità di uno Stato.

Senza la conoscenza sulla propria provenienza, senza amare visceralmente il
proprio patrimonio storico-artistico, non si ha futuro.