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http://www.comune.venaus.to.it/ComAppuntamentiDettaglio.asp?Id=41508
http://www.turismotorino.org/eventi/IT/ID10224/percezioni_naturali_nell_architettura_montana
Visto il grande successo di pubblico, la mostra:
“PERCEZIONI NATURALI NELL’ARCHITETTURA MONTANA”
NEI VIOTTOLI DI ANTICHE VESTIGIA DELLA FRAZIONE COSTA DI VENAUS, viene prorogata.
L’esposizione che inizialmente avrebbe dovuto chiudere i battenti
sabato 31 agosto, è stata prorogata fino a domenica 15 settembre
2013.
Un percorso espositivo, con tavole, tele che evoca e richiama il rapporto con la natura per vivere serenamente l’ambiente.
Un luogo per vedere gli antichi
colori della creazione, i segni dell’uomo dall’epoca romana e
medievale, tra vicoli e garbate soluzioni architettoniche, portali,
piccoli balconcini o mensole, che vivacizzano angoli e piccoli scorci
che fanno sentire lo scorrere dei tempi nel tessuto delle pietre.
Una mostra con un legame con la realtà del borgo alpino che abbraccia e
che si lascia amare come le persone di questi luoghi, ospitale e
cordiale, che evoca il fascino di tempi andati, ma che esige rispetto
per la sua possanza, libera, non imbrigliata.
Chiesa di Santa Maria: la prima
struttura risale al 1252; attraverso i secoli ha subito varie modifiche
ed ampliamenti, presentandosi attualmente in stile barocco. La facciata
della chiesa è un artistico monumento d’arte rinascimentale dell’ing.
Paolo Maccarelli, purtroppo sacrificata, per esigenze aeroportuali, del
magnifico campanile mozzato quasi all’altezza del frontino.
Hanno colto l’invito di Don Claudio: Stefano Rollero (pittore) ,
Stefania Carollo (pittrice) e Cafà Silvana (appassionata d’arte) ,
quale occasione per condividere e partecipare ( al di là delle proprie
convinzioni sociali o politiche) in prima persona, al ripristino
pittorico e ricostruzione con restauro delle parti mancanti e
danneggiate da interventi con intonaci murali ( risalenti a diversi anni
fa) e danni causati dall’umidità e degrado negli affreschi e decori
della Chiesa di santa Maria.
Il trattamento è stato costituito
dalla riprese delle zone prive di colore con l’intonaco in vista,
mediante pigmenti di colore cromatico di riferimento.
Un vero e proprio recupero del bene
architettonico e culturale; un restauro teso a consolidare, e la
necessità di garantire una lettura migliore degli affreschi e dei fregi
alle colonne, liberandoli da tutti quegli interventi che ne avevano
alterato l’aspetto.
Questa nostra azione di volontariato,
significa mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie energie a
favore degli altri e della società per libera scelta e senza
retribuzione. E’ un modo per rendersi utili e allo stesso tempo
acquisire esperienze, competenze e sentirsi partecipi a un progetto
comune.
Per raggiungere questo obiettivo, si è proceduto al
risanamento delle lesioni strutturali, la rimozione delle superfetazioni
mediante pulitura, applicazione di fissativo di base.
I decori
esibiscono le decorazioni classiche, quindi riproduzione e
preparazione di tinte a calce/acrilici preparate in precedenza.
Le spese per il materiale è stato fornito dalle risorse della Parrocchia.