La rassegna Espressioni Artistiche Settimesi nel 150° anniversario dell'unità d'Italia, ha il suo battesimo nella nuova biblioteca "Archimede" che oltre ad essere un centro culturale importante, presenta una struttura architettonica imponente. Oltre ad essere una delle più importanti Biblioteche di tutta la Regione Piemonte, vuol essere una “piazza” dove i cittadini e le associazioni possono entrare in relazione, confrontarsi ed arricchirsi della reciproca conoscenza.
La rassegna curata dal Comune, presenta 41 artisti legati alle associazioni culturali di pittura Settimesi che puntano, nella relazione fra le diverse espressioni artistiche, ad evidenziare la città nei suoi aspetti più simbolici, cogliendo, loro stessi, riferimenti urbani che hanno utilizzato come ispirazione per comporre le opere esposte nelle sale della biblioteca.
Spazio espositivo: Nuova Biblioteca Civica Multimediale Archimede
Piazza Campidoglio 50
Settimo Torinese.
Patrocinio: Città di Settimo Torinese
Dal 13 al 31 Maggio 2011
Orario della biblioteca :
Lunedì 9-21
Martedì mattino chiuso, 13-21
Mercoledì 9-21
Giovedì 9-21
Venerdì 9-21
Sabato 9-12.30 / 15.30-18.30
Domenica 15.30-19.30
Catalogo a cura della Città di Settimo Torinese
ingresso libero
Espongono Associazioni artistiche e scuole d’arte:
Armoìa:
Favero Wanda
Cambiolo Ivan
La Porta Francesco
Penna Barbara
Rollero Stefano
Scelfo Vittorio
___________
ArteCultura
Arteggiando
Arte Totale
ARTeinsieme
Impressionisti Settimesi
Nel Centro di Settimo
7°Arte
Catalogo a cura del Comune di Settimo
Uff. Stampa:
info@bibliotecarchimede.it
giovedì 19 maggio 2011
venerdì 6 maggio 2011
L’arte è cosa nostra
Cosa accadrà all’Arsenale di Venezia in giugno?
Cosa sarà esattamente il “Padiglione Italia” 2011 firmato da Sgarbi proprio nell’anno del Centocinquantesimo?
Dopo aver minacciato di dimettersi dall'incarico di responsabile del padiglione Italia alla Biennale di Venezia, Sgarbi sembra aver incontrato i gerarchi della Lega in via Bellerio a Milano che potrebbero appoggiare una sua nomina ad "Alto commissario della cultura".
Il ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan ha già fatto sapere che si dimetterà nel caso ciò accadesse.
Al di la delle diatribe tra lo Sgarbi e Galan, questa situazione rappresenta il vero ritratto del Paese governato da incapaci, da mancanza di serietà, da personaggi che utilizzano soldi pubblici e giocano il loro ruolo non per mostrare al mondo la vivacità intellettuale dell’evento più importante dell’arte contemporanea Italiana, ma per squallidi interessi legati ai bassifondi della politica nostrana e per far parlare di sé.
In tutti i settori c’è la gara per far perdere credibilità, ruolo, immagine del Paese.
Stanno infangando la nostra già poco brillante visibilità internazionale.
Il vero tratto distintivo di questa casta di macchiette legate alla gestione dell’arte non è più nemmeno l’incompetenza o l’assenza di organizzazione.
E’ la mancanza di vergogna.
Cosa sarà esattamente il “Padiglione Italia” 2011 firmato da Sgarbi proprio nell’anno del Centocinquantesimo?
Dopo aver minacciato di dimettersi dall'incarico di responsabile del padiglione Italia alla Biennale di Venezia, Sgarbi sembra aver incontrato i gerarchi della Lega in via Bellerio a Milano che potrebbero appoggiare una sua nomina ad "Alto commissario della cultura".
Il ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan ha già fatto sapere che si dimetterà nel caso ciò accadesse.
Al di la delle diatribe tra lo Sgarbi e Galan, questa situazione rappresenta il vero ritratto del Paese governato da incapaci, da mancanza di serietà, da personaggi che utilizzano soldi pubblici e giocano il loro ruolo non per mostrare al mondo la vivacità intellettuale dell’evento più importante dell’arte contemporanea Italiana, ma per squallidi interessi legati ai bassifondi della politica nostrana e per far parlare di sé.
In tutti i settori c’è la gara per far perdere credibilità, ruolo, immagine del Paese.
Stanno infangando la nostra già poco brillante visibilità internazionale.
Il vero tratto distintivo di questa casta di macchiette legate alla gestione dell’arte non è più nemmeno l’incompetenza o l’assenza di organizzazione.
E’ la mancanza di vergogna.
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