martedì 25 settembre 2012

della XVI edizione del Premio di Scultura Cesare Pavese




Cari amici, di fronte al cupo affresco di miserie morali e di decadenza etico-politica  di questi tempi, l’arte e la cultura rappresentano ancora un punto di riferimento,  specie se il riferimento è legato alla straordinaria figura di Pavese,  scrittore, poeta, storico  sensibile del suo tempo, testimone del presente, accorto conservatore della cultura, di ambienti, ricercatore attento del nuovo nelle idee e nelle cose….

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Una significativa rivisitazione plastica dell'opera Pavesiana sarà presentata nell'ambito  della XVI edizione del Premio di Scultura Cesare Pavese con il seguente tema: “Luoghi, Personaggi e Miti Pavesiani”.

Edizione del premio nazionale dedicato allo scrittore di Santo Stefano Belbo.
 L'iniziativa, coordinata dal Prof. Luigi Gatti e Massimo Parodi, rispettivamente presidente Cepam e vicepresidente, raccoglie ogni anno ampi consensi da parte degli artisti, che indagano l'opera di Pavese estrapolandone nuovi stimoli, in un felice connubio tra letteratura e arte.

Gli scultori che partecipano  alla rassegna sono  provenienti da diverse regioni italiane e da diversi paesi stranieri, a testimonianza di come la poetica di Pavese continui a destare interesse non solo in ambito letterario, ma anche artistico, dove nelle diversificate accezioni di stile gli autori producono ripercorrono luoghi, miti e personaggi pavesiani.
L’edizione di quest’anno riserverà un omaggio allo sculture Franco Garelli con una personale.
Un’apposita Commissione, formata da noti artisti e critici d’arte, giudicherà insindacabilmente sull’attribuzione dei premi in palio.

Le opere rimarranno esposte dal 30 settembre al 28 ottobre 2012, giorno della premiazione fissata per le ore 15,00.
 Fondazione Cesare Pavese con sede nella casa natale dello scrittore.

Via Cesare Pavese, 20
12058 Santo Stefano Belbo (CN)
info: 0141/840990 - 844942
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LA LUNA E I FALO’

 32cm x  10cm - 2012
Scultura di Stefano Rollero
Questo lavoro è stato  realizzato con oggetti da recupero, scorie di bronzo saldate, legno e fibra di juta.

Mi sono ispirato al romanzo La luna e i falò.  In senso metaforico descrivo la rappresentazione del rapporto tra  il  messaggio etico e la forza d’animo..    La memoria e ricordi, tracce del passato ormai  fossilizzate in un ramo d’albero quale valore tautologico (discorso che per altro si traspone all’essere umano:
“quello che sei e quello che eri”
 La luna come simbolo delle stagioni e della solitudine, la perdita delle illusioni,  il coraggio e la forza di abbandonare la terra di origine con decisione slanciata e fuggente, come un’ala che si apre al vento..