giovedì 25 novembre 2010

NonSoloCaselle: Il Casellese dell'anno

NonSoloCaselle: Il Casellese dell'anno: "Oggi ospitiamo una riflessione di Stefano Rollero in merito alla scelta del 'Casellese dell'anno', premio promosso dalla Pro Loco di Caselle..."

venerdì 19 novembre 2010

C'ERA UNA VOLTA “VILLA REMMERT”



Villa Remmert di Ciriè, la «capitale della cultura»? Conclusa la «stagione» delle esposizioni antologiche, il prestigioso spazio cittadino è chiuso da due anni ai visitatori. ...

Titolo di un articolo del più importante settimanale della Provincia :“IL CANAVESE” di Mercoledì 17 Novembre.

Ospita un confronto fra vari soggetti presenti sul territorio, esponenti della società civile, dell’arte, rappresentanti di associazioni e circoli culturali.

Un esile filo di speranza arriva dall’assessore alla cultura del Comune di Ciriè Paolo Ballesio, che afferma: “in primavera spero di comunicare importanti novità -aggiunge- sono fiducioso sulla possibilità che si sblocchino certe risorse.” L’intenzione non palesata dell’assessore sarebbe quella di realizzare una mostra nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Il 31 Gennaio 2007, con numerosi amici artisti avevamo "occupato simbolicamente" la villa per chiedere di usufruire di appositi spazi.
Villa Remmert ( che non deve essere percepita come un’istituzione elitaria) poteva offrire opportunità espositive: tra i diversi eventi della Fondazione Re-Rebaudengo, si potevano inserire mostre di artisti territoriali, legati ad un’ associazione artistica o gruppo.

A seguito dell’occupazione, si era svolto un convegno a Ciriè, per un confronto, con i vari assessori alla cultura del territorio.
L'obiettivo era quello di vedere gli Enti non più confinati e chiusi ai progetti ma soggetti in grado di costruire risorse e offerte, una sorta di “osservatorio della cultura”; non c'è mai stato un seguito!
Nella complessità di tutte queste questioni, sono convinto che manchino idee per arrivare ad una consapevolezza del ruolo che l’arte e turismo possono svolgere.

Cmq, stufo di polemizzare, mi arrendo perché conosco la realtà in cui vivo....

I grandi progetti sono importanti per il divenire della“Città Charme”, ma è difficile immaginare un futuro se non si recupera e non si valorizza una cultura delle piccole cose, che costituiscono quel tessuto connettivo che assicura la tenuta sociale di tutto il territorio.

venerdì 12 novembre 2010

Porte chiuse luci accese sulla cultura




Scatta oggi una mobilitazione senza precedenti, una protesta mai tentata prima, con musei, biblioteche, siti archeologici, luoghi di spettacolo in tutta Italia che chiudono i battenti.

Una risposta al Ministro Tremonti per la sua affermazione: “La cultura non si mangia".

Quella dichiarazione si è concretizzata con una manovra finanziaria del Governo che già a partire dal prossimo anno prevede tagli diretti al Ministero per i Beni e le Attività culturali, circa 280milioni per Musei e siti archeologici.

Ma dove si fermano i tagli di Tremonti?
Anzi, dove vengono immesse gigantesche risorse di denaro pubblico?
Nell’acquisto di 131 bombardieri F35 per un costo totale di 14 MILIARDI DI EURO!!
Una scelta sbagliata e incompatibile con la situazione sociale del paese.
Per le spese militari si trovano sempre le somme e le banche centrali non fanno problemi, e neppure la corte dei conti UE nell’aumento poderoso del debito pubblico Italiano !
Un costo, quello delle armi, che potrebbe essere trasformato in sostegno a politiche sociali, alla ricerca, alla cultura che potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova stagione di ideali e di speranze..





Rispetto a questa decisione, che non prevede cortei o serrate collettive ma momenti di confronto diretto con i cittadini, a Torino per decisione dell’assessore alla cultura sono previste le seguenti mobilitazioni: apertura gratuita dei musei gestiti dalla Fondazione Torino Musei, dei musei del Cinema, di Scienze Naturali e della Montagna, apertura normale - informando il pubblico attraverso la distribuzione di materiale informativo - dei musei della Resistenza, della Frutta, di Anatomia, Lombroso, Pietro Micca e A come Ambiente e dei teatri Regio e Stabile, Casa Teatro ragazzi e dell'Unione Musicale, chiusura al pubblico della Fondazione Vera Nocentini, dell'Istituto Gramsci e Istituto Salvemini) con l'eccezione delle biblioteche che rimarranno aperte e svolgeranno opera di informazione e sensibilizzazione nei confronti degli utenti.

mercoledì 3 novembre 2010

"COLORI IN CORSO"







"LAVORI IN CORSO" IV EDIZIONE

Carissime/i amiche/ci

Siete invitati a partecipare alla mostra collettiva di pittura presso la stupenda cornice della settecentesca VILLA TESORIERA di Corso Francia 192 a Torino.

Dal 4 al 10 Novembre 2010

La mostra è organizzata dall' Associazione culturale " Nel Centro di Settimo"

"NEL CENTRO DI SETTIMO" è' un' Associazione Culturale costituita con l'obiettivo di diffondere e promuovere l' Arte e la Cultura,orientata alla valorizzazione della creatività artistica, ha come scopo quello di sostenere, attraverso una serie di iniziative culturali, quegli artisti che intendono arricchire e sviluppare la propria creatività attraverso le arti visive.
Attiva sul territorio dal 1999, L' Associazione ha come attività prevalente i corsi di disegno e pittura tenuti dall'Artista Oscar Bagnoli, inoltre, in questi anni ha organizzato mostre di pittura collettive e personali,conferenze sulle tematiche dell'Arte, visite a mostre e musei, intese come occasioni di crescita umana e di approfondimento culturale.



ESPONGONO:

Stefano Rollero
Amedeo Giustetto
Oscar Bagnoli
Giuseppe Inglese
Giusy Naretto
Annamaria Birolo
Francone Marinella
Enrica De Neri
Alessandro Fioraso
Pierfranco Barcaù
Carla Bresciano
Aurora Ferrero
Lorenzo Lovermi
Stefania Carollo
Cinzia Marchione
Radà
Ober

Orario: dal Lunedì alla Domenica dalle 16 alle 18.

http://www.comune.torino.it/circ4/cultura/2001/vistes01.html


BREVE DESCRIZIONE DEI MIEI LAVORI.

In questa mostra espongo due opere.
Nella prima opera, un collage titolato “Fragilità” ( 150x90-2010), si denota l’immagine simbolica di un giovane volto femminile che appare attraverso i resti di un manifesto lacerato.
Una forma per riflettere sulla condizione di vita precaria di tanti giovani, un modo per esprimere quello che, nelle varie epoche, siamo stati o diventiamo nell’essere del nostro vivere tra la fragilità dell'incertezza, e le concrete possibilità per una società non violenta capace di dare impulso all’elevazione etica e spirituale dell’essere umano.



La seconda opera è una tecnica mista, titolata: “Terzigno” (70x60-2010).
In questo quadro ( molto attuale) coniugo arte ed ecologia, e possono intravedersi molte cose:
una porzione di un campo di grano di Terzigno, nel Parco Nazionale del Vesuvio e Patrimonio dell’Umanità, una porzione della discarica di Sari dove il Governo vorrebbe l’apertura di una seconda discarica, la cava Vitiello, dalle dimensioni notevolmente più grandi e destinata ad accogliere i rifiuti della Campania per i prossimi 12 anni.
Rifiuti indifferenziati.
Queste discariche equivalgono ad una condanna a morte lenta, per avvelenamento dell’aria, del suolo e del sottosuolo, dei torrenti, dell’agricoltura e di tutta la popolazione vesuviana che vive nei dintorni.

Quest’opera mira a far riflettere sull’incontro-scontro fra società, affarismo, potere, crimine, ecologia, naturale e artificiale, umano e materiale; cercando di far riscoprire l'identità culturale e le nostre identità territoriali, per riappropriarci di valori non negoziabili, e della passione di appartenere ad un paese unico, ricco di storia, arte, civiltà e bellezza che in centinaia di anni, i nostri padri hanno saputo far sedimentare nei luoghi e territori, nel rispetto e nell'amore per l'ambiente, con le sue bellezze naturali, artistiche, architettoniche e le produzioni tipiche.