sabato 15 maggio 2010

Bistecche alla griglia su tetto del Palazzo della galleria Colonna per Ministri e Sottosegretari.





Largo Chigi numero 19, quinto piano.
Sul tetto del Palazzo della galleria Colonna, (ieri) Venerdì 14 maggio alle ore 19 è stato inaugurato (in gran segreto) un lussuoso bar, con tanto di roof garden, bisteccheria e diffusione ovattata di musica chill out.

Un regalo del Sindaco di Roma Alemanno ai cittadini?

Certamente no: è il nuovo bar "en plein air" riservato alle autorità del Governo, esclusivissimo e privatissimo, con vista direttamente su Palazzo Chigi e sul poco distante Montecitorio.

Il "governo del fare" ha battuto qualsiasi imprenditore per avere permessi (e budget) per costruire una struttura quantomeno discutibile (e poco opportuna, non è che i ministri e i sottosegretari non sappiano dove mangiare).

"Quanto è costato?

Non si sa!

Chi lo ha allestito?

Nemmeno.

L’impresa è stata realizzata in “via breve,” come necessita ad ogni opera urgente," precisa “Blitz quotidiano”.

Il tutto in un periodo di pressanti sacrifici, tagli lacrime e sangue annunciati dal Governo.

Almeno, riguardo la buvette, qualcuno dirà che i deputati sono 630.
Vero: salvo poi essere 60 (sessanta) presenti quandolaq scorsa settimana il ministro Tremonti ha riferito in aula sulla crisi economica.

Ma era giovedì pomeriggio e il giovedì, dopo mezzogiorno, il parlamento si svuota perché finisce la settimana (molto) corta dei deputati...

E ora, le bistecche alla griglia in terrazza per ministri e sottosegretari.
Che la festa abbia inizio!!!

sabato 8 maggio 2010

Apre il Museo su “Cosa nostra” realizzato da Sgarbi.




Sarà inaugurato in pompa magna nell’ex Convento dei Gesuiti di Salemi, Martedì 11 Maggio 2010 in occasione della visita di Giorgio Napolitano nell'ambito delle iniziative per il 150° dell'Unità d'Italia, il museo della Mafia.



Nel museo saranno esposte, oltre alle tele di numerosi artisti che ritraggono boss mafiosi, le prime pagine dei giornali che danno conto della guerra di mafia degli anni ' 80 a Palermo e delle vicende processuali che da allora fino ad oggi hanno riguardato i «colletti bianchi» e gli esponenti politici collusi.

Lo abbiamo ideato già nel 2008 io e Oliviero Toscani - precisa -Sgarbi, abbiamo speso 60 mila euro, di cui 15 mila messi dall'assessorato regionale ai Beni Culturali della Regione Siciliana, altri da sponsor privati e dal Comune.

Poi i contenuti: “il nostro non sarà certamente un museo celebrativo, ma di riflessione su ciò che è stata la mafia nel passato e su ciò che è diventata.

Una antimafia non retorica”.

Giuseppe Gatì aveva 24 anni.
Ebbe il suo attimo di fama nel Dicembre 2008 ad Agrigento quando, nel corso della presentazione di un libro di Sgarbi, eletto sindaco di Salemi, dichiarò ad alta voce la pura e semplice verità: che Sgarbi “è” un pregiudicato, condannato in via definitiva per truffa allo Stato e in primo e secondo grado per aver diffamato il dottor Caselli e l’intero pool antimafia.


Giuseppe, si era limitato a parlare, a gridare “Viva Caselli! Viva il pool antimafia!” e a mostrare dei volantini che riportavano le sentenze relative a Sgarbi, venne immobilizzato e portato via dalle forze dell’ordine presenti, poi tenuto per un’ora e mezza e interrogato in una sala della biblioteca, dalla polizia municipale.

Circa un mese dopo, il 31 gennaio 2009, Giuseppe Gatì morì sul lavoro. Venne trovato morto folgorato per aver presumibilmente “camminato su un cavo elettrico scoperto, senza accorgersene”.