venerdì 28 novembre 2008

Chiusa Villa Remmert di Ciriè: Spesi in pochi anni per allestimenti d’èlite oltre 500 mila euro! Neanche un euro per l’arte locale!




Così titola l’articolo del più importante settimanale della Provincia :“IL CANAVESE” di oggi Venerdì 28 Novembre 08.

A confermarlo l'assessore alla cultura del Comune di Ciriè Paolo Ballesio, che aggiunge: "Non ci sono più i soldi,Villa Remmert è tornata ad essere un contenitore vuoto in attesa che qualcuno la faccia rivivere....."
Senza dilungarmi, il 31 Gennaio 2007, con numerosi amici artisti avevamo "occupato simbolicamente" la villa per chiedere di usufruire degli spazi.
Quali erano le richieste? Villa Remmert ( che non deve essere percepita come un' istituzione elitaria) poteva offrire opportunità espositive: tra i diversi eventi della Fondazione Re-Rebaudengo, si potevano inserire mostre di artisti territoriali, legati ad una associazione artistica o gruppo.


Dopo tale occupazione si era svolto un convegno a Ciriè, con i vari assessori alla cultura del territorio, un momento di confronto, l'obiettivo era vedere gli Enti non più confinati e chiusi ai progetti, ma soggetti in grado di costruire risorse e offerte di opportunità; non c'è mai stato un seguito!
Questa "casta di politici locali" continua ad ignorare le domande poste da chi tanto fa e produce per valorizzare il territorio.
Nella complessità di tutte queste questioni, rimango con la convinzione che manca una piena consapevolezza del ruolo che la cultura e il turismo possono svolgere nella ripresa della capacità di essere protagonisto attivi nella società.
Manca un'attitudine al confronto, si attivano logiche clientelari, autoreferenziali e spesso di spreco del denaro pubblico.
Sono stufo di polemizzare, mi arrendo anch'io perchè conosco la realtà in cui vivo, queste cittadine (specialmente Caselle) poste oltre i margine di tutto, dove a contare sono amministratori ai quali l'etica non trova spazio, l'unico obiettivo è l'autoperpetuazione con lo sconsiderato uso di risorse per feste effimere, sfilate d'arma, tornei sportivi, ballo e tanto, tanto, tantissimo mangiare.........

martedì 25 novembre 2008

La Madonna del cardellino ed il degrado...


Ieri ho visitato a Firenze, presso il Palazzo Medici Riccardi la mostra "L'Amore, l'arte e la grazia" dedicata a Raffaello.

Con grande emozione ho ammirato "La Madonna del cardellino" esposta dopo otto anni di complesso intervento conservativo e restauro, un capolavoro assoluto di Raffaello, dipinto agli inizi del ‘500.

Durante i pochi giorni di permanenza, mi sono concesso varie visite in centro;

Dall’ultimo soggiorno fatto, ho notato un ambiente squalificato, Firenze era una città bella, una città vivibile, il centro storico regalava un incantesimo di sensazioni....

Oggi, la gente cammina distratta, sembra aver perso lo stimolo della cornice che la circonda; in alcuni angoli suggestivi ci sono chioschi che vendono cinture e borse, cantieri, strade sconnesse, cartacce vaganti e altri rifiuti ovunque. Forse perché Giovedì e Venerdì piovigginava, ho notato pochi turisti, tanto che alla Galleria degli Uffizi non c’era alcuna coda.

Le piccole vie e vicoli del concentrico tra il Duomo, Piazza dei Cerchi, ecc.. sono buie, la luce dei lampioni è fioca ed inadeguata, (ci sono tecnologie luminose che non sono soltanto uno strumento per garantire sicurezza e visibilità, ma riescono ad essere un valore aggiunto che conferisce al patrimonio culturale e architettonico, così straordinario, un importante elemento di identità culturale).

Da Torinese, rivolgo pertanto al Signor Sindaco di Firenze un appello: quello di far crescere un progetto per trasformare una zona ricca di storie e tradizioni, in luogo all’avanguardia internazionale che si offre proprio per i suoi valori;

perché il turismo può produrre ricadute economiche necessarie a spronare l’attuale grave crisi economica, credo, inoltre, sia importante ri-attirare i turisti mediante una semplice rete di azione, iniziando a riqualificare il centro storico.
I borghi antichi di Firenze sono ricchi di testimonianze e devono riacquistare una posizione di prim’ordine diventando promozione di sviluppo della realtà urbana nella città più romantica del mondo.

lunedì 10 novembre 2008

Artissima debutta male, anzi, nel banale!


Sono allibito che una città medaglia d’oro della Resistenza come Torino accetti l’esposizione di una svastica: lo trovo inaccettabile»: così Ermanno Tedeschi, gallerista con spazi a Torino, Milano e Roma (ma la sua galleria non è tra quelle selezionate per la fiera) lancia la polemica sulla presenza nello stand della veronese Artericambi di Fioriera, un’installazione con fiori posati su una struttura metallica a forma di svastica. «Ma io - si difende Giovanni Morbin, artista autore dell’opera - volevo solo denunciare la "banalità del male".

(La Stampa 7 Novembre- pag. di Torino).



Ogni artista propone una visione delle cose, in una data forma, in un certo contesto.... Altre sono le cialtronerie dettate dalla "trovata" più o meno eclatante, ma senza idee, che diventano solo caduta qualitativa, accostamenti che dovrebbero far pensare "alla banalità del male" che in realtà banalizzano l'immane tragedia e l'orrore di quel simbolo....
Stefano.

mercoledì 5 novembre 2008

Oggi ricominciamo a sperare. Yes we can!



La vera minaccia, per tutti, è costituita dagli interessi e dal dominio. L'occidente, si trova nella morsa di una tremenda crisi finanziaria, politica, sociale al tempo stesso.
La vittoria di Obama, è la vittoria dei diritti umani. Non è la vittoria di un partito o di una ideologia. E' una vittoria molto più ampia e profonda.
E' la vittoria di un nuovo modo di fare politica, di un'altra agenda della politica, di un nuovo modo di considerare le persone, la gente, la società civile responsabile.
E' giunto il momento di cambiamento per gli Stati Uniti. Lo può essere anche per noi e per il mondo intero.
Questo può riportare nel mondo la ricostruzione di una nuova architettura delle istituzioni internazionali, del dialogo.
I conflitti sono legati al controllo del petrolio e dell'oppio,( Ampia documentazione nel film di Michael Moore "Fahrenheit 9/11", vincitore della Palma d'oro al Festival di Cannes nel 2004).
La guerra al terrorismo non si combatte con i bombardamenti sulla popolazione civile, in quel modo si alimenta il conflitto e l'odio.
La guerra voluta da George Bush, con tutte le bugie che ha inventato per trovare un motivo per l'invasione dell' Iraq, è stata relativa all' interesse e controllo del petrolio, in Afghanistan le truppe della NATO sono di garanzia per il trasporto dell'oppio nel mondo.
E' possibile pensare ad un mondo diverso? Perchè non pensare di destinare l'immensa ricchezza per l'acquisto di armi, a progetti di sviluppo in grado di erogare il minimo reddito vitale alle popolazioni del sud del mondo?
Animato dall'attualità e dal desiderio di aprire una riflessione, "che intenda decifrare i reali bisogni dell'uomo" ho avuto l’intuizione creativa di presentare l’ultimo lavoro di tecnica mista titolato: " Manifesto evidente" cioè l'attualità oltre ciò che è immediatamente dato, visibile.
Un modo a mio avviso, di utilizza l' espressione visiva per decifrare e interpretare il mondo e il nostro tempo, ad individuarne i mali che l'attanagliano, a farne denuncia, da oggi, con rinnovata speranza.

domenica 2 novembre 2008

"Nello specchio di Alice"



Il compito di presentare un libro di poesia non è facile in un mondo che sembra lasciare sempre meno spazio ai valori estetici ed umanistici.

Mi ha fatto piacere la pubblicazione del libro della scrittrice Rossella Seller: "Nello specchio di Alice" con evidenziato in copertina la foto di una mia opera: "Omaggio aI mito di Narciso".
Un libro di poesie di profonda intensità, dove i versi sono dettati dai moti dell'animo; la fantasia ed il sogno che portano lontano......

Rossella Seller è nata a Bari Vive a Roma, appassionata viaggiatrice, nel 1997 ha scritto il suo primo racconto-cronaca di un viaggio in Portogallo.
Da allora ha continuato regolarmente a scrivere racconti e poesie. Suoi testi poetici hanno ricevuto riconoscimenti a premi e concorsi.


Dalla postfazione di Michelangelo Camelliti: "quando un autore manifesta il desiderio di pubblicare una raccolta di poesie, ne colgo un gesto di grande generosità in quanto significa mettere in luce e condividere con gli altri la sfera più intima del proprio sentire।Seller, sulla cui scrittura è nato un incontro/confronto - che ritengo per me edificante - oltre alla generosità manifesta determinatezza nell'abbinare testi in versi e prosa.
Questi ultimi infatti non sono da considerarsi introduzioni al percorso poetico, anche se precedono gruppi di poesie: vanno letti come tratti capaci di disegnare ancora più nitidamente una personalità vivace e ricca di sfumature, così come di inquietudini, legittimata ad essere esigente per soddisfare le diverse necessità emozionali, che Seller dimostra di conoscere a fondo, senza mai essere intransigente: è questa la suggestiva alchimia, squisitamente femminile, che lo specchio di Alice raccoglie"



Titolo: "Nello specchio di Alice"
Autore: Seller Rossella
Editore: LietoColle
Data di Pubblicazione: Ottobre 2008