venerdì 24 ottobre 2008

A torino apre il "MAO"


La città di Torino inaugura una nuova importante struttura museale dedicata alle arti asiatiche। Il Museo d’Arte Orientale (Mao) aprirà il 5 dicembre e sorgerà nel cuore della "città romana", in particolare nelle sale del ristrutturato "Palazzo Mazzonis," Settecentesca residenza nobiliare trasformata in spazio museale dall’architetto Andrea Bruno.


Il Mao, promosso dal comune di Torino in collaborazione con la regione Piemonte, e realizzato dalla Fondazione Torino Musei grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, avrà un patrimonio di circa 1500 opere, con alcuni pezzi di elevato prestigio, che porranno la struttura museale a livello delle principali istituzioni europee operanti in questo ambito.
"Il nuovo Museo d’Arte Orientale di Torino, ha sottolineato Alain Elkann, consigliere per gli eventi culturali, si iscrive in un percorso di grande vitalità del capoluogo piemontese"।


A Torino, grazie all’eccellente collaborazione e alle sinergie create tra le varie amministrazioni, sta sorgendo un vero e proprio percorso che riguarda l'antico e l'oriente, queste importanti iniziative danno un ulteriore volto nuovo alla Torino magica e dell'insolito.

mercoledì 22 ottobre 2008

ricchi&poveri


L’Italia è in recessione e, secondo gli esperti del Fondo monetario internazionale, lo sarà anche nel 2009.
Le debolezze strutturali del nostro paese, da diversi anni fanalino di coda dell’Ue riguardo alla crescita del Pil, ci espongono più di altri ai venti della crisi mondiale.
E tuttavia il peso maggiore della crisi non ricadrà sulle spalle di chi l’ha determinata.
A pagare non saranno certo gli speculatori finanziari, i grandi affaristi o le Banche, visto il “paracadute” di svariati miliardi sollecitamente messo a loro disposizione dai governi europei.
E nemmeno quelle imprese italiane che, nel corso degli anni, invece di investire nell’innovazione dei loro prodotti, hanno puntato sulla riduzione dei costi e sul taglio dei salari. Rendendo nel complesso il nostro paese meno competitivo.

I più colpiti dalla crisi, fa sapere il governatore della Banca d’Italia Antonio Draghi, sono soprattutto le famiglie di lavoratori e pensionati il cui reddito disponibile è stato progressivamente eroso «dall’inflazione e dall’aumento del servizio al debito».
Il vistoso calo dei consumi interni a cui stiamo assistendo è, conferma Draghi, la diretta conseguenza della perdita della capacità di acquisto delle famiglie a basso reddito.
Non a caso l’Italia è uno dei paesi al Mondo dove nei primi mesi dell’anno si è allargata di più la forbice tra ricchi e poveri.
I ricchi sono diventati sempre più ricchi, distanziando i poveri, ma il divario è aumentato anche rispetto alla classe media. Inoltre la mobilità sociale in Italia è più bassa che in altri paesi, come Australia o Danimarca. Figli di famiglie povere hanno, cioè, una bassa probabilità di diventare ricchi rispetto ai figli di famiglie ricche.
La ricchezza è distribuita in modo più diseguale rispetto al reddito:«il 10% più ricco – si legge nel rapporto- detiene circa il 42% del valore del netto totale. In confronto, il 10% più ricco possiede circa il 28% del totale del reddito disponibile».

La strada da seguire è un’altra: ridurre da subito le tasse ai lavoratori dipendenti e pensionati. «Nell’attuale crisi economica, la misura per la detassazione dello straordinario, non è più urgente, sarebbe invece ragionevole usare quelle risorse per chi rischia di restare senza reddito».


Non ci resta che ridere......

L’ereditiera milionaria Paris Hilton ha deciso di acquistare, in occasione dell’ultima estrazione di sabato, “qualche” biglietto per tentare la fortuna al Superenalotto.
Il Metropolitan Post, ha dichiarato che Paris ha comprato 1500 schedine precompilate. Paris ha commentato: “Essere ricchi non è un peccato e neanche tentare di diventarlo sempre di più. Se dovessi vincere destinerò il 10 % in beneficenza”.

(Nella foto la modella, cantante, attrice Americana Paris Hilton)